Cassa integrazione per coronavirus: spetta il bonus in busta paga

Cassa integrazione per coronavirus: spetta il bonus Renzi in busta paga. Ma paga l'Inps o il datore di lavoro?
5 anni fa
1 minuto di lettura
Bonus sparito nella busta paga di marzo: l'aumento di stipendio può penalizzarti
Foto © Pixabay

In merito alle tempistiche per l’erogazione della cassa integrazione, ci siamo soffermati già sull’anticipo fino a 45 mila euro (per approfondimenti leggi qui).

Il sostituto d’imposta (che sia il datore di lavoro o l’Imps) è tenuto in ogni caso a corrispondere anche il bonus Renzi in busta paga, se sussistono i requisiti. Vale per la cassa integrazione ordinaria e resta valido anche per quella in deroga. Al lavoratore in cassa integrazione spetta il bonus Renzi pienamente, senza perdere neppure un euro.

Tuttavia,  per l’erogazione, bisogna differenziare tra i casi di CIG a zero ore, cassa integrazione a rotazione o con riduzione dell’orario di lavoro.

A stabilire chi erogherà la detrazione per lavoro dipendente ed il bonus Renzi è il datore di lavoro che, anche nel caso di prestazione interamente corrisposta  dall’Inps, può chiedere all’Istituto, tramite modulo SR41 trasmesso allo stesso, di applicare o non applicare la detrazione per lavoro dipendente.

La regola generale è che il bonus Renzi sia erogato, per ciascuna giornata, da chi detiene la competenza, come sostituto d’imposta, dell’erogazione della detrazione per lavoro dipendente e del credito. Il riferimento legislativo è alla circolare Inps n. 67 del 29 maggio 2014

Casi particolari, CIG a zero ore e CIG a rotazione: chi paga il bonus Renzi?

Nell’ipotesi di cassa integrazione a zero ore con anticipo datoriale (o anche di assegno ordinario FIS a zero ore con anticipo datoriale), ad erogare il bonus sarà il datore di lavoro. L’importo in busta paga sarà calcolato per l’intero periodo di integrazione salariale. Nella fattispecie di cassa integrazione a zero ore o di assegno ordinario FIS con pagamento diretto dell’Inps, invece,  per un mese intero ad erogare il bonus Renzi sarà l’Ente previdenziale.

Se invece la cassa integrazione viene estesa ai dipendenti a rotazione vale la seguente regola: per le giornate di cassa integrazione viene riconosciuta la detrazione per lavoro dipendente e il Bonus Renzi il sostituto d’imposta.

Dunque nel caso di CIG a rotazione con anticipazione datoriale, il bonus Renzi viene pagato interamente dal datore di lavoro.

Nel caso di CIG a rotazione con pagamento diretto dell’Inps, oppure di assegno ordinario FIS a rotazione con versamento diretto dell’Inps, le giornate intere di integrazione salariale vengono corrisposte dall’Inps, il datore di lavoro può chiedere all’Istituto di erogare per quelle giornate la detrazione per lavoro dipendente e l’Istituto riconoscerà le quote giornaliere di Bonus Renzi spettanti. In tal caso il datore di lavoro dovrà calcolare in busta paga una detrazione per lavoro dipendente e il bonus Renzi solo sulle giornate lavorate.

Leggi anche:

Cassa Integrazione, quante ore autorizzate a marzo? Esplode la richiesta

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

BTp dopo S&P e lo scenario “agghiacciante” degli investimenti coattivi

Articolo seguente

Perché l’Italia che produce non riesce a farsi valere in questa emergenza Coronavirus