In arrivo alcune novità riguardo il Codice di condotta per le imprese creditizie, novità che dovrebbero risultare positive per i potenziali debitori. Il regolamento è stato approvato lo scorso 12 settembre dal Garante per la privacy e va a sostituire quello del 2004. Vediamo di che cosa si tratta.
Come funziona
Grazie ad una nuova disposizione contenuta nel “Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti” tutti coloro che sono in ritardo con il pagamento della rata di prestiti o mutui potranno ricevere un avviso tramite Sms prima di essere iscritti nell’elenco dei cattivi pagatori e finire nelle liste delle centrali rischi.
Quando un consumatore chiede un mutuo o un prestito i pagamenti vengono registrati in queste banche dati, in cui solitamente vengono inserite tutte le informazioni su finanziamenti, mutui, leasing e noleggi a lungo termine. Se il consumatore non paga una rata o la paga in ritardo una segnalazione negativa come cattivo pagatore finisce in queste centrali rischi senza che nessun consenso, il tutto per evitare frodi e valutare il merito creditizio dei debitori. D’ora in avanti, in sostanza, il consumatore moroso ha diritto a ricevere un preavviso tracciabile tramite Sms o Pec o raccomandata prima dell’iscrizione alla Centrale rischi.
Novità termini di conservazione
Il nuovo regolamento include anche delle novità per quanto riguarda i termini di conservazione delle informazioni che sono fino a 60 mesi per le informazioni positive sui debitori. Per quelli affidabili, insomma, la conservazione sarà più lunga ma questo permetterà anche di avere agevolazioni nel caso di richiesta di altri prestiti.
Rimangono invece invariati i tempi in cui le informazioni sui pagamenti in ritardo saranno conservati: fino a 12 mesi per ritardi fino a due rate o due mesi e fino a 24 mesi per tutti i ritardi superiori. Per i pagamenti mancati invece fino a 36 mesi.
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