Si terrà una corposa asta di titoli di stato a medio-lungo termine nella giornata di mercoledì 27 marzo. Per l’occasione il Tesoro cercherà di incassare fino ad un massimo di 9,50 miliardi di euro con l’emissione di quattro tranche di altrettanti bond già in circolazione. Tra questi vi è il CcTeu 15 ottobre 2031 (ISIN: IT0005554982) per un importo compreso tra un minimo di 1 e massimo di 1,50 miliardi. E’ un genere di obbligazioni di stato poco noto alle famiglie, le quali trovano probabilmente più allettanti e di facile comprensione le indicizzazioni all’inflazione (italiana o europea).
Calcolo della cedola semestrale
Cerchiamo di capire nei dettagli come funziona il CcTeu 2031. Questo bond offre una cedola minima garantita dell’1,15% lordo all’anno e corrisposta su base semestrale. Ogni sei mesi, tuttavia, somma a tale tasso il valore dell’Euribor a 6 mesi vigente due giorni prima dell’inizio del periodo di godimento. Ad esempio, nel semestre in corso la cedola complessiva è pari al 2,679%. Essa si ottiene sommando all’1,15% fisso l’Euribor a 6 mesi vigente in data 12 ottobre e pari al 4,121%. Il totale del 5,271% deve essere rapportato al semestre di 183 giorni sui 360 dell’intero anno.
Bond a sconto?
Il CcTeu 2031 si acquista oggi a poco più di 101, sopra la pari. Il suo rendimento, al netto dell’Euribor a 6 mesi, si aggira intorno all’1%. Il bond del Tesoro con cedola fissa e simile scadenza rende attualmente più del 3,10%. Questo significa che esiste una differenza del 2,10%, che equivale nella sostanza all’Euribor a 6 mesi medio scontato dagli obbligazionisti da qui alla scadenza del titolo tra circa sette anni e mezzo. Venerdì scorso, questo tasso di mercato chiudeva al 3,87%. Secondo le previsioni emerse attraverso i futures, in media sarà del 2,64% per i periodi cedolari considerati.
Da questi dati emerge quanto segue: gli investitori nei CcTeu 2031 si aspettano che l’Euribor a 6 mesi sia in media di circa il 2,10%, praticamente intorno all’1,75% in meno dei livelli attuali.
CcTeu 2031 segnala tassi reali positivi
Come possiamo immaginare, il CcTeu 2031 è una scommessa sull’andamento futuro dei tassi. E questi sono a loro volta strettamente legati all’inflazione nell’Eurozona. Nel medio-lungo periodo, questa è attesa intorno o poco sopra il target del 2% fissato dalla BCE. Dunque, nei prossimi anni i tassi reali rimarrebbero positivi. Non fu così nel lungo decennio prima della stretta monetaria avviata nel 2022. L’Euribor stesso crollò sottozero sin dalla fine del 2015, segno di condizioni monetarie ultra-espansive.