Ieri, il Tesoro ha annunciato l’emissione di un CcTeu con scadenza 15 aprile 2029 nella giornata ieri. L’operazione avverrà “nel prossimo futuro sulla base delle condizioni del mercato”, si legge sul sito del Ministero di economia e finanze. L’espressione generalmente è indicativa di un’emissione imminente, anche dal giorno successivo. Il mandato è stato affidato a BNP Paribas, Citigroup, Monte Paschi di Siena e Unicredit.
Il CcTeu si distingue già per la scadenza più lunga dei predecessori. In effetti, stiamo parlando di un bond della durata iniziale di quasi 8 anni.
Il CcTeu aprile 2025, invece, offre un rendimento lordo dello 0,385%, molto più alto dello 0,01% del BTp di pari durata. In questo caso, lo spread è negativo e di circa 37 punti base o -0,37%. Significa che da qui al prossimo quadriennio, il mercato si attenderebbe un Euribor a 6 mesi medio in area -0,37%. Infine, il CcTeu aprile 2026 offre lo 0,44% contro lo 0,17% dell’omologo BTp. Qui, lo spread è del -0,27%.
Oggi, l’Euribor a 6 mesi si attesta al -0,51%. Da qui al breve e medio termine, molto probabilmente sosterà in area negativa. Nel medio-lungo periodo, invece, risalirebbe sopra lo zero. Ad oggi, tuttavia, il mercato nutre aspettative pessimistiche. Stando al trend segnalato dai CcTeu più longevi, dovremmo attenderci che da qui alla primavera del 2029 sarà intorno allo 0%.