Il governo italiano ha stimato per l’anno prossimo un tasso d’inflazione del 4,3%. A settembre, è salito all’8,9% per l’ISTAT, ai massimi da metà anni Ottanta. L’impetuosa crescita dei prezzi al consumo sembra destinare semplicemente a rallentare nei prossimi mesi, ma non a svanire. Ed ecco che i bond indicizzati riscoprono un interesse che si era andato perdendo negli anni precedenti alla pandemia. A novembre sarà in pagamento la cedola semestrale del BTp Italia 2025 (ISIN: IT0005410912) In questo articolo, cercheremo di capire a quanto potrebbe ammontare.
Il BTp Italia 2025 parte da un indice semestrale di 109,6871. Lo ha reso noto il Tesoro. Questo significa che per calcolare la cedola di novembre, dobbiamo raffrontare l’indice FOI dell’ISTAT raggiunto a fine settembre con quel dato iniziale. Stando alle stime preliminari, l’indice FOI a settembre sarebbe salito sopra 113,50. Per le modalità di calcolo della cedola, sarà all’incirca questo il dato di riferimento per il pagamento di novembre.
In altre parole, il BTp Italia 2025 sarà indicizzato per il semestre maggio-novembre di quest’anno a un tasso d’inflazione del 3,5%. Esso è dato dal rapporto tra 113,50 e 109,6871. Ed ecco che la rivalutazione del capitale sarà proprio del 3,5%, pari a 35 euro lordi per ogni 1.000 euro nominali. A ciò si aggiunge la cedola dello 0,70% (1,40% annuale) calcolata sui 1.035 euro, cioè sul capitale rivalutato. Essa sarà pari a 7,2450 euro.
Rendimento sopra inflazione per il BTp Italia 2025
In definitiva, l’obbligazionista in possesso di BTp Italia 2025 riceverebbe sul suo conto titoli un pagamento complessivo di 42,25 euro lordi su ogni 1.000 euro di capitale nominale posseduto. In pratica, circa il 4,23% lordo, pari al 3,70% netto. Tenete conto che ieri il titolo sul mercato secondario si acquistava intorno alla pari, cioè a 100. Questo significa che i neo-investitori non riporterebbero alla scadenza alcuna plusvalenza, così come alcuna perdita.
A maggio di quest’anno, la rivalutazione semestrale del capitale per il BTp Italia 2025 fu del 4,93%, cioè di 49,30 euro per ogni 1.000 euro.