Cedolini pensioni maggio con conguaglio: tra trattenute e note di credito

I conguagli fiscali sulle pensioni nel mese di maggio, come funzionano e quale data di accredito del rateo del mese prossimo.
2 anni fa
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Ormai da tempo l’INPS si è votata completamente alla digitalizzazione di tutti i servizi per gli utenti. Dalla consultazione degli estratti conto alla presentazione di domande e istanze, ormai comodamente da casa nell’area riservata del sito dell’INPS l’utente può avere tutte le risposte che vuole e può produrre tutte le pratiche che desidera. Perfino la pensione è consultabile con largo anticipo rispetto alla data di accredito della pensione stessa.

Già intorno al 20 del mese un pensionato può sapere già quando percepirà con il rateo di pensione del mese successivo.

Per la data di accredito della stessa il mese di maggio è un mese particolare. Perché la pensione arriva sul conto del pensionato sempre con qualche giorno di ritardo. E poi anche perché il mese di maggio è quello deputato ai prelievi delle imposte relative all’anno 2022. Significa pensione a volte più bassa o con maggiori trattenute.

“Buonasera, da mesi prendo una pensione di 35 euro inferiore a quella che ho percepito a gennaio. E nel mese di maggio, dopo aver verificato il mio cedolino sul sito INPS, mancano ancora i 35 euro. Ma fino a quando mi troverò con questa pensione? Secondo voi da cosa dipende?”

Cedolini pensioni maggio con conguaglio: tra trattenute e note di credito

La pensione del mese di maggio non arriverà il primo del mese. Nonostante sia un lunedì, il primo maggio è sempre festivo. Infatti coincide con la festa dei lavoratori. Un giorno rosso di calendario e quindi festivo. E sia in banca che alle Poste il pensionato riceve i trattamenti sui conti il primo giorno bancabile di ogni mese. In pratica il primo giorno lavorativo del mese. Se la pensione percepita da un pensionato è fiscalmente imponibile, sul rateo di maggio, come si legge sul quotidiano “Il Messaggero”, vengono prelevate come sempre le ritenute IRPEF e l’addizionale comunale a titolo di acconto.

Ma è il mese in cui vengono prelevate anche le addizionali regionali e comunali dell’anno di imposta 2022. E dopo le canoniche verifiche e i soliti controlli, chiusi il 28 febbraio, il mese di maggio sarà quello della chiusura conto. Infatti in base alle trattenute dell’anno 2022, alle detrazioni spettanti e agli importi delle tasse effettivamente dovute, a maggio ci saranno contribuenti che subiranno trattenute per effetto dei conguagli passivi. Ma ci sarà anche chi risulterà a credito.

Recupero eccedenze di importo sui ratei anche nel mese di maggio

Il recupero delle eccedenze di imposta avviene in 11 rate per i pensionati che hanno una pensione fino a 18.000 euro. Ma a condizione che il debito a conguaglio sia sopra i 100 euro di importo. Se invece il debito è superiore a 100 euro e riguarda pensionati con assegni superiori a 18.000 euro, il recupero è in unica soluzione. Anche in questo caso l’INPS offre un servizio ai diretti interessati. Sempre come scrivono sul quotidiano prima citato, il pensionato che ha subito un taglio di assegno può controllare lo stato della situazione direttamente nell’area riservata del sito INPS. L’area a tema è quella “My Inps”, dove il cittadino può accedere con le sue credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la CIE (Carta di identità elettronica) o la CNS (Carta nazionale dei servizi).

L’unica via che ha il nostro lettore per verificare se deve ancora qualcosa, passa necessariamente da questa procedura. O in alternativa, deve rivolgersi a un suo Patronato di fiducia. Perché deve verificare in che situazione si trova dal punto di vista delle trattenute.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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