Ancora qualche giorno di attesa e poi i pensionati potranno visionare il loro cedolino della pensione. Perché è importante il cedolino di dicembre? Perché arriveranno gli aumenti dell’importo delle prestazioni come previsto da tempo. Si tratta degli arretrati per la differenza tra l’inflazione stimata e usata a gennaio per la rivalutazione 2023, e quella definitiva relativa all’anno 2022. E l’attesa è talmente tanta proprio perché questo conguaglio arriva in anticipo rispetto al solito e molti pensionati si chiedono di che genere di importi si tratta.
“Buongiorno, volevo chiedervi se potete dirmi che genere di aumento della pensione mi spetta dal momento che oggi prendo 1.200 euro di pensione netta al mese. Mi riferisco alla pensione di dicembre naturalmente. Perché pare che sono in anticipo questi aumenti che in genere scattano a gennaio”.
Cedolino pensione di dicembre, ecco gli arretrati in arrivo scaglione per scaglione
Le pensioni di dicembre avranno in serbo una bella sorpresa per i pensionati. Ci saranno soldi in più per i titolari delle pensioni perché i conguagli della perequazione che in genere arrivano a gennaio, anticipano a dicembre. La rivalutazione dei trattamenti per l’anno 2023, produrrà una piacevole sorpresa per i pensionati nel loro cedolino di dicembre. L’INPS come prassi, sul finire del mese di novembre lo renderà già consultabile per quanti hanno accesso all’area riservata del sito INPS con SPID, CIE o CNS.
Una super pensione quella che riceveranno a dicembre i pensionati. Perché alla solita tredicesima e al relativo bonus tredicesima per qualche pensionato, anche il rateo normale di pensione sarà più elevato.
Ecco le vere cifre di arretrato in arrivo sui trattamenti di dicembre
Il rateo base di pensione sarà rivalutato sull’inflazione del 2022. E godrà di un surplus dello 0,8% relativo alla differenza tra l’inflazione stimata ad inizio 2023 (7,3%, ndr) e l’inflazione definitiva, che come ormai è chiaro, è stata dell’8,1%.
Così come si troveranno tra i 66 e gli 88 euro in più i titolari di assegni compresi tra i 750 e i 1.000 euro. Si tratta a tutti gli effetti di arretrati di perequazione, perché la differenza è retroattiva a partire dal primo gennaio 2023. Man mano che crescono le pensioni, cresce l’importo aggiuntivo. Così dovrebbero prendere 110 euro i pensionati titolari di assegni da 1.250 euro al mese, che più o meno è la pensione del nostro lettore. In ogni caso, chiunque volesse fare il calcolo della propria pensione, anche senza Spid, può cliccare sul link in evidenza.