E’ online la pensione di febbraio elaborata dall’Inps. Il pagamento della seconda rata mensile del 2023 sarà effettuato mercoledì 1 febbraio per tutti i pensionati. Per chi ritira l’assegno in Posta, però, c’è apposito calendario da rispettare per facilitare le operazioni ed evitare assembramenti.
I beneficiari non potranno però festeggiare l’arrivo degli aumenti previsti dalle rivalutazioni 2022 tanto attese. Per cui l’importo degli assegni di febbraio non è cambiato rispetto a gennaio. I pensionati che percepiscono rendite superiori a 2.101 euro al mese dovranno, infatti, attendere il mese di marzo per vedere gli aumenti comprensivi di arretrati.
Aumenti pensione da marzo
Le pensioni saranno quindi adeguate al tasso d’inflazione 2022 a partire dal mese di marzo. L’aumento previsto è del 7,3%. Ma non tutte, solo quelle sopra quattro volte l’importo del trattamento minimo. Quelle inferiori – lo ricordiamo – sono già state rivalutate dal 1 gennaio 2023.
“Dal 1° gennaio – si legge in una nota – l’Inps ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a euro 2.101,52 euro (quattro volte il trattamento minimo)”.
Quindi ancora un po’ di pazienza per chi percepisce pensioni più alte di tale soglia. Dal 1 marzo 2023 tutti i pensionati potranno godere la tanta attesa rivalutazione, anche se per molti sarà limitata in base alle fasce stabilite dal governo. Nel mese di marzo saranno inoltre posti in pagamento anche gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023.
Le fasce di rivalutazione
Riassumendo, quindi, chi percepisce pensioni fino a 2.101,52 euro di importo lordo non vedrà ulteriori aumenti a febbraio perché i loro assegni sono già stati rivalutati (circolare n. 135 del 22 dicembre 2022).
Chi, invece, percepisce importi di pensione superiori si vedrà accreditare i rispetti adeguamenti previsti a marzo 2023 secondo le nuove fasce reddituali. Esse prevedono una rivalutazione piena degli assegni solo fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo di pensione, secondo le schema seguente:
- 100% fino a 4 volte il trattamento minimo;
- 85% da 4 a 5 volte il trattamento minimo;
- 53% da 5 a 6 volte il trattamento minimo;
- 47% da 6 a 8 volte il trattamento minimo;
- 37% da 8 a 10 volte il trattamento minimo;
- 32% oltre le 10 volte il trattamento minimo.
Come visualizzare il cedolino pensione di gennaio
Ma come si fa a consultare il cedolino pensione di febbraio dal sito Inps? Ebbene, visualizzare gli importi in arrivo è molto semplice.
Ricordiamo che per accedere a tale servizio è necessario disporre delle credenziali digitali personali. Cioè Spid, Cie o Cns. Dallo scorso anno l’autenticazione mediante Pin è stata dismessa per fornire un maggiore livello di sicurezza ai propri dati personali.
Per consultare il proprio cedolino pensione, una volta entrati sul sito Inps, è quindi necessario cliccare su “MyInps” e poi recarsi su link “Prestazioni e Servizi”, quindi aprire “Cedolino pensione e servizi collegati”.
Il calendario per il ritiro in Posta
Per chi percepisce la pensione in contanti presso gli uffici postali il calendario sarà il seguente in base alle inziali del proprio cognome:
- mercoledì 1 febbraio per i cognomi dalla A alla C;
- giovedì 2 febbraio per i cognomi dalla D alla K;
- venerdì 3 febbraio per i cognomi dalla L alla P;
- sabato 4 febbraio per i cognomi dalla Q alla Z.
Ricordiamo anche per il 2023 è possibile farsi consegnare la pensione a domicilio per chi la ritira in contanti presso gli uffici postali. Prosegue infatti la collaborazione fra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri.
Il servizio è rivolto a tutti i cittadini over 75 ed è gratuito. Funziona attraverso l’istituto della delega ai Carabinieri, purché il pensionato non abbia già delegato altre persone o familiari.