Se il vigile vi multa per uso del cellulare alla guida ma voi siete sicuri che non eravate al telefono in quel momento e i tabulati telefonici vi danno ragione è possibile non pagare la multa e annullarla? Un caso simile si è verificato qualche giorno fa in Trentino.
Chiedere i tabulati del telefono non serve ad annullare la multa per uso del cellulare alla guida
L’automobilista, contestando la sua innocenza, ha chiesto e ottenuto come prova i tabulati del telefono.
Da subito l’automobilista multato ha obiettato che a trarre in inganno il vigile era stata la sua postura scorretta, con la mano sinistra poggiata sul capo. Un atteggiamento che poteva far pensare a chi guardava da lontano ad una chiamata in corso. Chiedendo i tabulati del suo cellulare ha voluto dimostrare che non era impegnato in una conversazione telefonica (peraltro ricordiamo che può essere multato anche chi usa whatsapp mentre guida e viene sorpreso mentre guarda lo schermo del cellulare anche se non sta parlando al telefono).
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Si potrebbe osservare, peraltro, che il tabulato non sia sempre una prova sufficiente. L’automobilista, infatti, poteva trovarsi ad usare un altro telefono quel giorno e in quel preciso momento. Magari un secondo smartphone a lui intestato (anche se la prova del tabulato era stata fatta sia per quello personale che per quello aziendale) o il cellulare di un passeggero.
Aldilà di questo comunque, se anche avesse ottenuto i tabulati di tutti i familiari, la parola dell’agente in questa circostanza, hanno chiarito i giudici, si ritiene assistita da fede privilegiata.
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