Renzi rischia un flop fatale in Sicilia
Un flop degli azzurri non gli farebbe bene, anche perché in vista di possibili accordi a Roma per un governo di larghe intese tra PD e Forza Italia dopo il voto, quest’ultima dovrà mostrarsi relativamente forte e trattare così alla pari la nascita del nuovo governo. Il trend calante per i democratici aiuta Berlusconi in tal senso, ma a questo punto serve non compiere passi falsi.
Il rischio di flop sarebbe serio per gli azzurri, nel caso di mancato appoggio di Musumeci, viste le tensioni interne molto forti sull’isola.
Di certo, c’è che chi perdesse in Sicilia uscirebbe molto indebolito sul piano nazionale. Il segretario del PD, Matteo Renzi, trema alla sola idea di potere arrivare terzo e mostrarsi un leader sconfitto per almeno la terza volta consecutiva in meno di un anno. Proprio per evitare uno scenario apocalittico per l’ex premier dem, i consiglieri “aziendalisti”, da Gianni Letta a Fedele Confalonieri, avevano suggerito a Berlusconi di non presentarsi unito agli alleati e di stringere un accordo con i centristi, in vista di futuri scenari nazionali ritenuti più allettanti per gli interessi del Biscione. Pare che stia prevalendo l’alternativa politica più rassicurante e non di rottura, per quanto imporrà un prezzo ai “lepenisti” di casa nostra: assistere a una probabile ridiscesa in campo a tutto tondo del loro scomodo alleato. (Leggi anche: Grillo al governo, Berlusconi e l’errore fatale che parte dalla Sicilia)