All’interno della gamma di Certificati di Investimento emessi da BNP Paribas, fra i Phoenix Memory Callable, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire indirettamente su 3 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico.
A fronte di un impiego di denaro limitato è quindi possibile investire su un portafoglio azionario di 3 aziende americane tecnologiche, con core businesses all’interno dei computer e dei dispositivi a semiconduttore (principalmente GPU). Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
Informazioni sul portafoglio sottostante
I sottostanti del certificato di BNP Paribas sono quotati in America al NYSE e al NASDAQ100, e sono rappresentati rispettivamente da: Hewlett Packard (HPQ), Advanced Micro Devices (AMD) e Nvidia (NVDA).
Le 3 aziende hanno core business quasi uguale e rimangono all’interno della tecnologia per il loro sforzo technology intensive, essendo positivamente correlate. Le più correlate, già a livello grafico, sembrano essere AMD e NVDA.
Inoltre tutti e 3 i titoli azionari possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Sul fronte tecnico-quantitativo tutte e 3 possiedono una forte proprietà momentum sui rendimenti logaritmici giornalieri e su tutti e 3 i periodi analizzati (1024, 2048 e 4096 osservazioni). Si consiglia quindi di fare trading sui sottostanti diretti con delle logiche breakout e di compressione di volatilità (spesso prodromica a rotture di livelli importanti come i massimi di un certo periodo).
Per quanto riguarda il punto di vista fondamentale si rileva questo. Circa la metrica degli earning surprise di Zacks HPQ e NVDA sono considerate BUY, mentre AMD un HOLD.
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/ufficialità di nuove tecnologie ecc).
Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Attualmente la metrica rolling calcolata a 5 anni (usata per calcolare il costo del capitale del WACC) viaggia a +1,17 per HPQ (rispetto all’SP500), mentre per quanto riguarda NVDA e AMD si attesta rispettivamente a +1,63 e +1,49 (rispetto al NASDAQ100); quindi si può dire di avere un portafoglio di titoli aggressivi nei confronti del benchmark, ossia che producono performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento. Sul fronte Rolling ad 1 anno si rileva questo: su NVDA è stato sempre fortemente aggressivo con punte vicino a +2, ed un valore attuale più alto della metrica a 5 anni, pari a +1,79; anche AMD è stato sempre aggressivo, con un valore attuale molto alto e pari a +1,83; per finire HPQ è quasi sempre stato aggressivo, ma con minor intensità degli altri due sottostanti ed un valore attualmente in linea all’SP500, ossia circa pari a +1.
Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata. Attualmente il maggior peso è dato da NVDA con una volatilità implicita media in salita e pari ai 62 punti percentuali; segue AMD, sempre percepita abbastanza rischiosa a circa il 46%; in coda troviamo HPQ, sempre con un buon margine, al 35%. Ciò ha giovato al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.
Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta alle azioni in questione è possibile selezionare questo certificato che offre buoni margini di protezione a livello di barriera e trigger cedolare.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
BNP Paribas Certificati Phoenix Memory Callable: struttura del certificate
Di seguito la struttura del certificato:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 50% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 50% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dell’1,08% (massimo 12,96% annuo sul valore nominale) con effetto memoria
- Opzione call attiva dal 4° mese (13.06.2024)
- Scadenza a 3 anni
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato a circa 100,02 Euro – intorno alle 14:00 del 15.02.2024 –
BNP Paribas Certificati Phoenix Memory Callable: funzionamento del payoff
Questo Certificato è stato emesso il 13.02.
Meccanismo cedolare
Il prodotto in questione paga un flusso reddituale mensile condizionato di 1,08 euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 50% dei valori iniziali. In altre parole i sottostanti non devono scendere oltre la metà del loro valore iniziale.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano sopra il trigger contemporaneamente in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato: Opzione Call
Ad ogni data di osservazione (dal 4° mese) l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare i prodotti a sua discrezione. Nel caso in cui l’emittente eserciti tale diritto l’investitore riceve il 100% del valore nominale più le eventuali cedole dovute.
NB: In altre parole, se l’emittente esercita l’opzione callable alla prima data si ottengono 4 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data, ecc
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (della stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 36 cedole più il nominale, ossia 138,88 Euro.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il portafoglio sottostante
La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato Phoenix Memory Callable targato EFG International – è la seguente:
HPQ – > valore iniziale (15,23 USD), Barriera/trigger cedola (7,615 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.02.2024 a 15,23 USD, pari al 100,00% del valore iniziale)
NVDA – > valore iniziale (721,28 USD), Barriera/trigger cedola (360,64 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.02.2024 a 739 USD, pari al 102,46% del valore iniziale)
AMD – > valore iniziale (171,54 USD), Barriera/trigger cedola (85,77 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 14.02.2024 a 178,7 USD, pari al 104,17% del valore iniziale)
NB: Per ora il WO è rappresentato da HPQ ed il fatto che il certificato quoti alla pari significa che lo stesso prezza esattamente sulla componente lineare.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,02 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se l’emittente del certificato non lo ha estinto anticipatamente viene pagato il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 101,08 euro, se il sottostante WO non scende oltre il 50,00% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 138,88 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni intorno al 38,85% (12,94% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.
Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.
Codice ISIN del certificato
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