All’interno del parco dei Certificati emessi da Unicredit, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire su 1 società appartenente al macro-settore tecnologico.
In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un’azione in tema tecnologia ed intrattenimento musicale in streaming con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e a salite potenziali dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.
Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
Informazioni quantitative sul sottostante
In questo caso, il sottostante del certificato di Unicredit è quotato in America – al NYSE – ed è rappresentato da Spotify (SPOT). Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.
L’azienda è quotata da un periodo appena sufficiente per poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare i bilanci o la natura stocastica che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
Dal punto di vista del processo stocastico si rileva una forte proprietà momentum sul solo breve periodo analizzato (1024 osservazioni, ossia rendimenti logaritmici calcolati sui prezzi giornalieri di chiusura), ossia con un esponente di Hurst~=0,62 ed una significatività statistica>99,99%.
Sul fronte fondamentale il titolo è attualmente considerato come STRONG BUY da Zacks, ossia in base alla metrica degli Earning Surprise. Dal lato dei Free Cash Flows si può dire che il titolo produce sistematicamente cassa dalla sua quotazione ad oggi, ed è quindi possibile effettuare una stima del prezzo target col modello dei Discounted Cash Flows (DCF, in base all’ultimo flusso annuale, un forte incremento dei flussi stimato al 35%, un WACC del 12% ed un tasso di crescita perpetua del 3,50% per tener conto dell’alta inflazione): il titolo è considerato un BUY del +57,74%, con un prezzo obiettivo di 422,78 $.
Sul fronte grafico SPOT nell’ultimo anno è cresciuta del +112,17%, mentre su 5 anni è salita del +92,51%.
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità (in questo caso ad esempio, news/rumors su collaborazioni ed ufficialità di uscita di un canzoni/bilanci trimestrali ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento).
Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) è sempre stata mediamente elevata e superiore a circa il 25%, arrivando a picchi di massimo oltre l’85%. Attualmente la metrica si trova stabile ad un livello relativamente basso, 36%, ma che comunque è buono per la strutturazione del prodotto.
In ultimo, ma non per importanza, SPOT non elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto data la produzione in sistematica perdita.
Se quindi non si vuole avere un esposizione diretta al titolo in questione è possibile utilizzare il certificato che andremo a presentare il quale, oltre ad offrire una protezione condizionata, elargisce un flusso reddituale incondizionato.
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Struttura del certificate
A seguire la struttura del certificato:
- Barriera europea sul capitale al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili incondizionate dello 0,58% (9,60% annuo incondizionato sul taglio nominale unitario)
- Ultima cedola mensile condizionata dello 0,58% (con trigger uguale alla barriera europea)
- Scadenza a 1 anno e 4 mesi
- Opzione Quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato a circa 99,40 Euro – intorno alle 12:05 del 07.03.2024 –
Funzionamento del payoff del certificato
Questo certificato, della categoria Fixed Cash Collect, è stato emesso il 05.03.2024 e ha data di valutazione finale posta al 18.06.2025 (scadenza/liquidazione 26.06.2025), è negoziato sul EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 euro.
Il prodotto paga un flusso cedolare mensile incondizionato di 0,58 Euro, ogni mese e fino al penultimo (15 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore dei sottostanti.
Non prevede rimborso anticipato automatico (no autocall), di conseguenza i premi vengono pagati fino al penultimo.
A scadenza si prefigurano 2 scenari:
- l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola condizionata di 0,58 Euro se il sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea (posta al 60% dei valori iniziali): nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 16 le cedole;
- in caso contrario il Certificate non paga l’ultimo premio condizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante, considerando però nel computo anche le precedenti 15 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito.
Da notare inoltre la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il sottostante e la componente lineare
La situazione attuale sul sottostante di questo Certificato Fixed Cash Collect è la seguente:
SPOT – > valore iniziale (252,25 USD), Barriera/trigger cedola (151,35 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 06.03.2024 a 268,03 USD, pari al 106,26% del livello iniziale)
NB: dato che il certificato quota poco sotto la pari ed il sottostante si trova al 106,26% del rispettivo livello iniziale significa che il certificato prezza con un piccolo sconto sulla componente lineare.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 99,40 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni):
se SPOT non è scesa oltre il 43,53% dall’attuale quotazione il certificato paga il totale 109,28 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a 1 anno e 4 mesi del 9,94% (7,62% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.
Se invece il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe comunque meno grazie all’incasso delle 15 cedole garantite: ad esempio, a fronte di un -50% del sottostante il certificato sperimenta un -37,80%, a fronte di un -60% del sottostante il prodotto registra un -48,49% e così via.
Codice ISIN del prodotto
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