Certificati Unicredit Bonus Cap: come investire su Meta Platforms

Questo Certificato targato Unicredit consente di prendere posizione su Meta Platforms indirettamente, ossia allo scopo di ottenere un rendimento potenziale.
2 anni fa
5 minuti di lettura
Certificate per investire su un trittico tecnologico con un rendimento annualizzato del 12,10%

Nell’ampio parco dei certificati emessi recentemente da Unicredit ne spunta uno scritto su 1 sottostante del macro settore tecnologico.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un’azione in tema tecnologia e socialmedia e metaverso con un impiego di danaro limitato (taglio nominale unitario 100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un rendimento potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

 

 Certificati Unicredit Bonus Cap: informazioni sul sottostante

Innanzi tutto l’azione del certificato Unicredit in questione è rappresentata da Meta Platforms (META), quotata al NASDAQ100.

  1. L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare i bilanci (ricavi, utili ecc) o la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
  2. Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.
  3. Sul fronte grafico Meta sta soffrendo molto del calo registrato dal settore tecnologico. Oltre a tutti gli eventi contingenti (guerra fra Ucraina e Russia, rialzi dei tassi della fed ecc) A deludere è stata anche la trimestrale pubblicata a fine luglio, che ha visto i ricavi in leggera flessione per la prima volta nella storia. A pesare sono stati soprattutto i costi operativi, che hanno fatto registrare una corposa riduzione dell’utile netto, con un utile per azione che hanno sorpreso a ribasso le stime degli analisti.
  4. E’ quindi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci/stime ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).
  5. Quanto ad un’analisi di valutazione il titolo mostra il rapporto Price / Earning è possibile supporre questo. Attualmente la metrica del settore tecnologico è circa a 20x-25x. Il P/E attuale di Meta è pari a circa 12x quindi si può supporre che sia leggermente sottovalutata rispetto al settore tecnologico. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la redditività operativa, i flussi di cassa netti, gli iscritti, gli investimenti nel metaverso ecc), nonché confronti in ottica peer group analysis.
  6. E’ da notare anche un comportamento erratico del β dal 2012 ad oggi, ossia il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: è sempre maggiore di zero, ma ci sono stati istanti in cui il titolo ha mostrato una sorta di carattere difensivo nei confronti del benchmark per poi superare di netto l’unità e mostrare un carattere aggressivo. Adesso la metrica (calcolata su una rolling window di 5 anni), con un valore circa pari a +1,30 denota un titolo aggressivo nei confronti del mercato benchmark. Ciò significa che ad un movimento del +1%/-1% del mercato di riferimento il titolo sperimenta, in media, un +1,30%/-1,30%.
  7. Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita media (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si trova vicino ai massimi, ed intorno ai 50 punti percentuali.
    Ciò giova al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante del prodotto strutturato, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

 Certificati Unicredit Bonus Cap: struttura del certificate, come investire su Meta indirettamente

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 116,50% del valore nominale/valore iniziale
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito – intorno alle 11:05 del 22.09.2022 – a circa 89,26 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: funzionamento del payoff

Questo certificato Bonus Cap è stato emesso da Unicredit il 15.09.2022, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 14.09.2023 (scadenza/liquidazione al 21.09.2023), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione del certificato targato Unicredit il sottostante non tocca o scende mai sotto la barriera, posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 116,50 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di Meta)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (116,50% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di Meta

Da notare anche la barriera americana intraday: questo tipo di barriera rimane attiva in tutti i momenti di borsa aperta. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Il sottostante

La situazione attuale sul sottostante del certificato Unicredit è la seguente:

  • Meta Platforms: Valore Iniziale (169,15 USD), Barriera (101,49 USD), Cap (197,0598 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 21.09.2022 a 142,12 USD, pari all’84,02% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 89,26 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 116,50 euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il -28,58% dalla quotazione attuale, con un rendimento potenziale a circa 1 anno del 30,52% rispetto il suddetto prezzo.

Se invece Meta scendesse con più forza il certificato quoterebbe con un piccolo premio sulla componente lineare perdendo, in %, un importo leggermente superiore rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di sforo della barriera.

Certificati Unicredit Bonus Cap: codice ISIN

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione
Articolo precedente

Scuola: quando arriva il TFS per insegnanti e personale Ata se si va in pensione nel 2023

superbonus condomini
Articolo seguente

Immobili tutelati e bonus 110. Detrazione piena fino a quando? (risposta Agenzia delle entrate)