Certificati Unicredit: come investire su Tesla con un Phoenix Memory

Questo certificato Unicredit phoenix memory è stato emesso su Tesla e appartiene alla famiglia "a capitale condizionatamente protetto".
3 anni fa
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Fra i certificati Unicredit ne ha spunta uno emesso con ISIN DE000HB10KF5, identificato commercialmente come Phoenix Memory, scritto su un titolo ad alto interesse globale sempre sotto i riflettori – più attuale che mai -, perché dà la possibilità di prendere indirettamente posizione su un un sottostante appartenente al macro-settore tecnologico e delle automobili elettriche – mediante un investimento di danaro relativamente limitato (taglio nominale da 100 euro) -.

Indirettamente perché, con un impiego di denaro limitato (taglio nominale da 100 Euro), è possibile investire su un un sottostante appartenente al macro-settore tecnologico e delle automobili elettriche – mediante un investimento di danaro relativamente limitato (taglio nominale da 100 euro).

In questo caso, il sottostante che non ha bisogno di presentazioni, è rappresentato da Tesla (diretta concorrente di Nio ed altre in fase di incubazione)

Informazioni quantitative sul sottostante

  1. Tesla è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio – circa intorno alla metà del 2006 – da effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo (ed analizzare il comportamento di base – e quindi la natura stocastica – che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato – potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame -); ora si trova in fase di correzione dai massimi storici, che si trovano ad un punto cruciale dato lo stato di avanzamento dell’economia.
  2. L’azienda presenta fondamentali relativamente solidi e rappresenta un interesse strategico e di sviluppo tecnologico.
  3. Appartenendo al macro-settore tecnologico e delle auto elettriche – come molte aziende growth considerate “fiore all’occhiello” – possiede un infrastruttura che è per sua natura ha presentato o presenta una valutazione di mercato (EV, Enterprice Value) mediamente alta rispetto ai fondamentali (quali l’EBITDA, Earnings Before Interests Taxes and Ammortizations, che è stato anche molto negativo a volte), essendo in qualche modo influenzata dal valore di mercato del debito. Ciò non deve essere necessariamente considerato come un segno d’allarme, specie se gli investitori credono nel progetto.
    Si può già infatti “odorare” una interessante dinamica del rapporto Debt/Equity, è salito costantemente dall’inizio del 2012 alla sua metà su valori altissimi, per poi crollare a picco ed andare in profondo rosso e risalire su valore molto elevati, infine scendendo quasi costantemente sugli attuali livelli di circa 20x-25x.
  4. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rolling window a 30 giorni) è stata piuttosto elevata. Considerando il periodo storico che dal 2012 ad oggi ha viaggiato in un range massimo compreso approssimativamente intorno a 30%-100%, con un valore medio totale circa intorno al 65%. Attualmente, dato il recente fermento il mercato americano risulta in fibrillazione, “ancora indeciso” sul se continuare a correggere in un ottica “fisiologica“: la volatilità implicita del titolo risulta attualmente in salita circa intorno al valore medio complessivo, e intorno al 65% (sarebbe interessante analizzarne lo skew index specifico ed eventuali divevergenze/covergenze fra volatilità storica ed implicita)
  5. Quanto ad un interessante ed approfondita analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA – possibilmente in ottica top-down – (rispetto alla/al geografia e/o mercato generale di riferimento, rispetto al macro-settore, poi al gruppo di pari ecc. Banalmente: America, Nasdaq, FAANG, FAANG+, auto, auto elettriche, posizionamento competitivo ecc), e di comportamento rispetto al rischio sistematico nel tempo, si può riassumere/supporre/concludere questo. Rispetto al P/E (metrica parziale).
  6. Nel Q4 il P/E tecnologico è circa intorno ai 30x (si consiglia anche di analizzare i sub-settori) mentre quello di Tesla, che nel tempo cambia anche segno (denotando quindi il fatto che il mercato ha espresso valutazioni positive sul prezzo nonostante la generazione di perdite complessive di esercizio; il tutto ha riassunto un carattere growth), è approssimativamente intorno a 197x, denotando una forte sopravvalutazione (ciò vale anche per il settore auto tradizionale).
  7. Rispetto a beta: dal 2012 ad oggi il titolo è partito da un valore 0 di indipendenza dal mercato a salire quasi costantemente – con una forte correzione nella seconda metà del 2013 – fino ad un valore di 1,2 all’inizio del 2017, subire una discesa di fortissima magnitudo fino ad un valore di circa 0,2 e poi risalire fino ad oggi a circa 2. Ciò evidenzia un comportamento erratico da usare con cura.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Certificati Unicredit ISIN DE000HB10KF5

 

Certificato di investimento Phoenix Memory Unicredit: punti salienti

  • Barriera europea sul capitale al 70% dei livelli iniziali
  • Trigger cedole al 70% dei livelli iniziali
  • Cedole mensili condizionate dello 0,77% (massimo 9,24% annuo) con effetto memoria
  • Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 18° mese (dal 23.06.2023) e pari al 100% al 70% dei livelli iniziali
  • Opzione quanto
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 94,15 euro – intorno alle 11:35 del 21.01.2022 –

Ora si passa ad esplicare il funzionamento di base del prodotto (Estrapolato tramite documenti fondamentali, anche on line sul sito)

Certificati Unicredit Phoenix Memory: fuzionamento

Questo Certificato di investimento Unicredit Phoenix Memory, è stato emesso il 30.12.2021, ha data di valutazione finale posta al 22.12.2026 (scadenza/liquidazione 30.12.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Il certificato in questione paga dunque cedole mensili di 0,77 Euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 70% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Inoltre il meccanismo autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 18° mese e decrescente (vedi sopra nei punti salienti): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se ogni sottostante non scende la barriera europea posta al 70% dei livelli iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-;
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore più o meno pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale. (Per maggiori informazioni si legga: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.)

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui siano è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto paga un importo di rimborso in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Unicredit certificati ISIN DE000HB10KF5 

 

Sottostanti

La situazione attuale sul sottostante di questo certificato di investimento Phoenix Memory Unicredit è la seguente:

  • Tesla: valore iniziale (1086,19 USD), Barriera/trigger cedola (760,333 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 20.12.2021 a 996,27 USD, pari al 91,72% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 94,15 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 100,77 euro, se il sottostante WO non scende oltre il -23,68% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga 146,2 euro (il nominale più 60 cedole), con un rendimento potenziale lordo massimo a 5 anni del 55,28% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto l’investimento diretto sul sottostante WO stesso (il certificato quota sulla componente lineare).

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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