Investire su Unicredit, a breve scadenza e con rendimento annuo potenziale a doppia cifra

Certificato di Unicredit di tipo bonus cap, che consente di investire sulla stessa Unicredit al fine di ottenere un rendimento potenziale annuo a doppia cifra.
5 mesi fa
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Investire su Unicredit, a breve scadenza e con rendimento annuo potenziale a doppia cifra

Fra i certificati di Unicredit di tipo Bonus Cap ne spunta uno appena emesso e che risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire indirettamente a brevissima scadenza in una società appartenete al settore finanziario italiano, attiva principalmente sia nel segmento tradizionale che d’investimento.

Se si ha una view rialzista, laterale o di moderato ribasso del titolo si può prendere a riferimento questo bonus cap emesso da Unicredit, allo scopo di ottenere un puro rendimento potenziale dato dalla differenza fra il bonus potenziale ed il prezzo di emissione/prezzo lettera.

Informazioni quantitative sul sottostante

In questo caso, il sottostante azionario del certificato di Unicredit, quotato in Italia al FTSE MIB, è rappresentato dalla stessa Unicredit (UCG).

L’azienda ha core business nell’industria bancaria, ed è un c.d. big per capitalizzazione della stessa industria italiana, con una capitalizzazione di mercato di circa 58,484 miliardi di Euro.

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.

L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo è classificata come fortemente momentum, cioè con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99% sui 3 periodi analizzati, ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri. A seguire i risultati, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,588 con Sign. Stat.>99,990%; H_2048=0,579 e Sign. Stat.>99,310%; H_1024=0,610 e Sign. Stat.>99,955%.

Dal punto di vista grafico UCG ha una performance molto elevata, sia a sul breve che sul medio periodo: a 1 anno è cresciuta di circa il 93,30%; sui 5 anni è incrementata di piò o meno il +246,32%.

Dal lato del rischio sistematico, misurato dal Beta rispetto al FTSEMIB, è interessante notare questo. La metrica è sempre aggressiva (ossia Beta>1) su entrambi i periodi analizzati. Su 5 anni, più stabile, è attualmente pari a 1,40: ciò significa che mediamente, ad un +/-1% del FTSEMIB, corrisponde un +/-1,39% di UCG. Mentre a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, ha un valore simile ed attualmente a 1,30. A seguire il grafico rolling a 1 anno:

Dal punto di vista fondamentale, Market Screener assegna un quasi STRONG BUY complessivo, Prezzo Target Medio di 42,84 Eur (+16,18% di potenziale rialzo) e Prezzo Target Massimo di 52 Eur (+42,76%), con ben 21 Analisti che assegnano attualmente 11 BUY, 5 OUTPERFORM e 5 HOLD.

Data la fortissima proprietà momentum, la potenziale forte sottovalutazione, e la situazione grafica assolutamente favorevole (ma occhio all’aggressività del Beta e alla volatilità del titolo), si consigliano tecniche di trading-investing diretto sui titoli di tipo momentumbreakouttrend following e sui dati su base giornaliera, ad esempio: trovare azioni vicino ai massimi annuali; bollinger bands e connesse compressioni di volatilità, spesso prodromiche a esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli sensibili (es i massimi di un certo periodo); media mobile a 200 periodi (circa 1 anno di borsa aperta) per distinguere fra trend rialzista e ribassista di lungo periodo ecc.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci trimestrali/stime di analisti ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).

In ultimo, ma non per importanza, UCG elargisce dividendi.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Unicredit, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.

 Certificati Unicredit Bonus Cap: Struttura

A seguire la struttura del certificato a marchio Unicredit:

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 110,50% del valore nominale (valore iniziale)
  • Scadenza a 1 anno
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito – intorno alle 14:16 del 10.06.2024 – a circa 98,98 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: Funzionamento del Payoff

Questo certificato di investimento Bonus Cap è stato emesso da Unicredit il 06.06.2024, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 19.06.2025 (liquidazione al 26.06.2025), scambi operativi su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione il sottostante non tocca o scende sotto la barriera (per questo chiamata americana intraday, perché attiva in ogni momento di borsa aperta), posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 110,50 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per il valore minimo fra il cap e la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di Unicredit)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (110,50% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di UCG

Il sottostante, con commento sulla componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato Bonus Cap è la seguente

  • UCG: Valore Iniziale (36,385 USD), Barriera (21,831 USD), Cap (40,205425 USD), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 13:53 dell’11.06.2024 a 35,24 USD, pari al 96,85% del valore iniziale)

NB: il fatto che il valore attuale di mercato di Unicredit si trovi al 96,85% del rispettivo valore iniziale e che il certificato quoti in lettera ad un prezzo leggermente superiore di 96,85 Euro, implica un piccolo premio sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 98,98 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 110,50 euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il -38,05% dalla quotazione attuale, con un rendimento potenziale lordo a poco più di un anno intorno al 11,64% (11,39% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo.

Se invece UCG scendesse con più forza il certificato quoterebbe, come detto, con un piccolissimo premio sulla sulla componente lineare perdendo, in %, un importo leggermente superiore rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di rottura della barriera.

Codice ISIN 

DE000HD63SM9

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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