All’interno dei Certificati emessi da Unicredit, ne balza all’occhio uno in particolare perché consente di investire su 2 società del settore utilities.
In tal modo si dà la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema utilities – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e a eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.
Cosa molto importante, inoltre, l’assoluta efficienza dei certificati dal punto di vista fiscale. Trattasi infatti di redditi diversi, in quanto derivati cartolarizzati, prodotto tipico utilizzato dall’investitore nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
Informazioni sui sottostanti
In questo caso, i sottostanti del certificato Unicredit sono rappresentati da: Enel e Eni
-
- Le 2 azioni hanno core business simile essendo impegnate nel settore utilities (principalmente petrolio ed energia elettrica) anche se constano di storie e vantaggi competitivi differenti.
- Inoltre possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 2 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
- Tutte e 2 sono considerati soggetti sempre sotto l’occhio dell’investitore nonché esposti alle fluttuazioni di variabili economiche come i tassi d’interesse ( le utilities sono sempre mediamente altamente indebitate)
- Le 2 aziende presentano una volatilità mediamente contenuta nel complesso, e non questo non giova molto in termini di facilità e risparmio nella costruzione del certificato (costi più bassi delle opzioni) mentre l’investitore deve valutare: conservatività dei livelli di protezione – barriera su capitale e cedole -, scadenze più brevi, redditività ecc).
- Per concludere non è possibile il confronto fra la metrica del P/E attuale delle singole aziende rispetto ai relativi settori
- La barriera ed il trigger cedolare sono sono relativamente conservativi
Si passa ora a illustrare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo, ricavabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of: struttura, come investire sul settore utilities indirettamente
A seguire la struttura del certificato Unicredit:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,90% (massimo 10,80% annuo sul taglio nominale di 100 Euro)
- Autocall trigger mensile – che permette di ricevere il rimborso anticipato – osservabile dal 20.04.2023 e decrescente a step del 5% ogni 6 mesi: dal 100% all’80% dei valori iniziali
- Valore nominale unitario di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 104,10 Euro – chiusura del 08.11.2022 –
Certificati Unicredit Memory Cash Collect Worst Of: funzionamento, come investire sul settore utilities indirettamente
Il certificato targato Unicredit, di tipo Memory Cash Collect Step Down, sono stati emessi il 03.11.2022 e: hanno data di valutazione iniziale fissata al 28.10.2022, data di valutazione finale posta al 16.10.2025 (scadenza/liquidazione il 23.10.2025), sono negoziati sul SeDeX ed hanno un valore nominale di 100 euro.
Meccanismo cedolare
Il Certificato Unicredit Memory Cash Collect Step Down permette sostanzialmente agli investitori di ricevere premi periodici (ossia delle cedole, degli importi pagati con cadenze prestabilite ed in funzione del rischio dei sottostanti) nel caso in cui il valore delle azioni sottostanti, nelle date di osservazione mensili, ha un valore pari o superiore al livello della Barriera, posto per questa emissione al 60% del valore iniziale; in caso contrario non viene pagata alcuna cedola
Tuttavia, grazie all’effetto memoria, i premi eventualmente non pagati in precedenza non vengono persi ma saranno corrisposti successivamente se, in una delle successive date di osservazione, la condizione del pagamento sarà soddisfatta – ovvero quando il valore di tutti i sottostanti risiede sopra la barriera –
Meccanismo di rimborso anticipato: autocall
A partire dal 20.04.
- se il prezzo dei sottostanti è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data i certificati Unicredit elargiscono 6 cedole più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore dei sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 36 cedole più il nominale.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante peggiore (caratteristica Worst Of ,WO, ossia con valore finale inferiore rispetto al valore inziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) dell’azione peggiore.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
I sottostanti
La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato targato Unicredit è la seguente:
- Enel: valore iniziale (4,472 Eur), Barriera/trigger cedola (2,6832 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura del 08.11.2022 a 4,784 Eur, pari al 106,98% del livello iniziale)
- Eni: valore iniziale (13,136 Eur), Barriera/trigger cedola (7,8816 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 08.11.2022 a 14,214 Eur, pari al 108,21% del livello iniziale)
NB: Per ora il WO è rappresentato da Enel.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato Unicredit, e un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di circa 104,10 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 43,91% dall’attuale quotazione. Considerando la massima redditività potenziale, il certificato pagherebbe 132,4 Euro (il nominale più 36 cedole), con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni del 27,19% rispetto al suddetto prezzo lettera.
In caso contrario, se il WO scendesse con più forza, il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.
Codice ISIN del prodotto
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.