Fra i certificati di Unicredit di tipo Reverse Bonus Cap ne spunta appena emesso, e che risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire indirettamente sull’andamento ma a ribasso, laterale o di moderato rialzo del titolo azionario sottostante, una nota società americana tecnologica attiva principalmente principalmente nel campo della produzione di dispositivi elettronici a semiconduttore (microchip, principalmente CPU).
Informazioni sul portafoglio sottostante
Il sottostante azionario del certificato di Unicredit è rappresentato da Intel (INTC).
L’azione, come detto, ha core business all’interno dei microchip (principalmente CPU) e dell’AI, rimane all’interno della tecnologia ed è quotata in America al NASDAQ100.
Il rischio di correlazione si riduce quindi al mercato-settore in cui è quotata-opera.
Inoltre il titolo possiede una quantità di informazione storica più che sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili operativi, utili netti, FCF, vari ratios ecc.) o quale sia il processo stocastico (momentum, mean reverting o random walk), rilevati tramite esponente di Hurst (se 0<H<0,5 il processo è mean reverting; se H=0,5 il processo è random walk; se 0,5<H<1 il processo è momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Dal punto di vista del processo stocastico, vengono analizzati il breve, medio e lungo periodo (1024, 2048 e 4096 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri) e si rileva che l’azione è “dominata” da una proprietà momentum, ossia Hurst>0,5 con significatività statistica>96%. Qui i risultati, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,548 con sign. stat.>97,426%, H_2048=0,552 con sign. stat.>96,324%, H_1024=0,599 e sign. stat.>99,841%.
Si consiglia quindi di fare trading-investing (long, o short in questo caso) diretto sul sottostante (su dati giornalieri e soprattutto sul breve periodo) con tecniche momentum/trend following/breakout, banalmente: trovare azioni sui massimi o minimi di un certo periodo (es. annuale); ausilio di bollinger bands (es a 20 periodi e 1 deviazione standard) e di connesse compressioni di volatilità, spesso prodromiche ad esplosioni del prezzo e quindi a rotture di livelli importanti come i massimi o i minimi di un certo periodo (es giornalieri, settimanali ecc); ausilio di medie mobili a 200 periodi giornalieri (circa 1 anno di borsa aperta) per distinguere fra trend bullish e bearish di lungo periodo.
Dal punto di vista grafico INTC non è molto performante, con una salita annuale di appena il +1,98, e addirittura con il -31,72% sugli ultimi 5 anni.
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi ecc).
Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß rispetto il NASDAQ100, è possibile dire questo. Si rileva un valore attuale su 5 anni (più stabile) a 1,02 ed a 1 anno (più sensibile ai cambiamenti del mercato) a 1,16. Si può quindi dire di avere un sottostante in linea al mercato nel medio periodo ed aggressiva nel breve periodo.
Sempre sul fronte del rischio, ma della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata ma stabile circa nella metà del range (almeno dal 2014 ad oggi) sul sottostante. Attualmente la metrica si trova al 32%.
A livello fondamentale, per quanto riguarda la metrica degli Earning Surprise di Zacks (che misura la tendenza a produrre utili sopra/sotto le stime), INTC è considerata SELL.
In ultimo, ma non per importanza, INTC elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto.
Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta all’azione in questione è possibile prendere a riferimento il certificato che andremo a presentare, il quale consta di un elevato rendimento potenziale.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del prodotto, riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del payoff.
Certificati Unicredit Reverse Bonus Cap: struttura del certificate
A seguire la struttura del certificato targato Unicredit:
- Barriera americana intraday sul capitale al 130% del livello iniziale
- Bonus al 114,5% del valore nominale (cap speculare all’85,5% del valore iniziale)
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Scadenza a 6 mesi
- Prezzo lettera rilevato sul sito di Unicredit – intorno alle 11:31 del 07.06.2024 – a circa 104,29 euro
Certificati Unicredit Reverse Bonus Cap: funzionamento del payoff
Questo certificato di investimento Reverse Bonus Cap è stato emesso da Unicredit il 06.06.2024, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 12.12.2024 (scadenza/liquidazione al 19.12.2024), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 euro.
A scadenza si prospettano due scenari:
1. il certificato paga il bonus di 114,5 euro se il sottostante, per tutta la durata d’osservazione della barriera, non sale mai oltre il 130% del livello iniziale
2. in caso contrario, ovvero se il sottostante è pari o superiore almeno una volta al valore della barriera, il certificato paga un importo commisurato all’inverso della performance del sottostante, ossia un importo calcolato come segue:
Valore di rimborso= Valore nominale x (2 – performance del sottostante)
Dove: performance del sottostante = livello finale / livello iniziale
Da ciò si evince che il certificato azzera il suo valore in caso di raddoppio del valore finale del sottostante rispetto al relativo livello iniziale
Sottostante
La situazione attuale sul sottostante di questo certificato a stampo Unicredit è la seguente:
INTC: livello iniziale (30,85 USD), Barriera (40,105 USD), ultimo prezzo registrato (prezzo di chiusura del 06.06.2024 a 30,42 USD, pari al 98,61% del livello iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva del payoff
Alle quotazioni attuali del sottostante, con un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 104,29 euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):
Il certificato paga il bonus di 114,5 euro se, per un periodo di 6 mesi, il sottostante non sale mai oltre il 31,84% circa dalla quotazione attuale, con un rendimento potenziale a 6 mesi di circa il 9,79% (19,01% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo.
Link del prodotto
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.
Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.