Certificati Unicredit Bonus Cap: come investire su Tesla

Questo Certificato a marchio Unicredit consente di investire su Tesla indirettamente, ossia per ottenere un rendimento potenziale.
2 anni fa
5 minuti di lettura
Certificate per investire su Tesla con rendimento medio annualizzato del 10,32% annuo

Nell’ampio parco dei certificati emessi recentemente da Unicredit ne spunta uno scritto su 1 sottostante interessantissimo ma che presenta molta volatilità.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un’azione in tema tecnologia e auto elettriche con un impiego di danaro limitato (taglio nominale unitario 100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un rendimento potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

 

 Certificati Unicredit Bonus Cap: informazioni sul sottostante

L’azione del certificato targato Unicredit è Tesla (TSLA) quotata al NASDAQ) ma è sempre bene fare delle considerazioni

      1. Tesla è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio da effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili ecc) e la natura stocastica (mean reverting o trend following), che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
      2. Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato il rischio di correlazione si riduce al mercato/settore in cui è quotata/opera.
      3. L’azienda presenta ora fondamentali relativamente solidi e rappresenta un interesse strategico e di sviluppo tecnologico. Appartenendo al macro-settore tecnologico e delle auto elettriche – come molte aziende growth considerate “fiore all’occhiello” – possiede un infrastruttura che per sua natura ha presentato o presenta una valutazione di mercato (EV, Enterprise Value) mediamente alta rispetto ai fondamentali (quali l’EBITDA, Earnings Before Interests Taxes and Ammortizations, che è stato anche molto negativo in passato, denotando perdite nel suo core business, ossia la produzione e commercializzazione di auto elettriche), essendo in qualche modo influenzata dal valore di mercato del debito.
        Ciò non deve essere necessariamente considerato come un segno d’allarme, specie se gli investitori credono nel progetto.
      4. Si può infatti “odorare” una interessante dinamica del rapporto Debt/Equity, salito costantemente dall’inizio del 2012 alla sua metà su valori alti, per poi crollare a picco ed andare in profondo rosso per un breve periodo di tempo (la motivazione è stata un capitale netto negativo rispetto l’elevato livello di debito); in seguito è risalta su un valore elevato, infine scendendo quasi costantemente sugli attuali livelli di circa 8x. Ciò è segno di una gestione che ha saputo sapientemente effettuare investimenti in grado di generare il reddito necessario ad onorare gli impegni presi.
      5.  Il P/E attuale del settore tecnologico è circa intorno ai 20x (si consiglia anche di analizzare i sub-settori) mentre quello di Tesla, che nel tempo cambia anche segno (denotando quindi il fatto che il mercato ha espresso valutazioni positive sul prezzo nonostante la generazione di perdite complessive di esercizio; il tutto ha riassunto un carattere growth), è approssimativamente intorno a 100x. Tale metrica denota quindi un forte prezzo di mercato per ogni unità di utile generato.
      6. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su una rolling window a 30 giorni) è stata piuttosto sempre elevata. Considerando il periodo storico che dal 2012 ad oggi ha viaggiato in un range massimo compreso approssimativamente intorno a 30%-130%, con un valore medio attuale in discesa ma comunque abbastanza alto, circa intorno al 55%
      7. Rispetto al beta si evidenzia un comportamento piuttosto erratico: dal 2012 il titolo è partito da un valore di 0 (= di indipendenza dal mercato) a salire quasi costantemente – con una forte correzione nella seconda metà del 2013 – fino ad un valore di 1,2 all’inizio del 2017, per poi subire una discesa di fortissima magnitudo fino ad un valore di circa 0,2 ed infine risalire fino ad oggi a circa +2,19.
        Ciò significa che attualmente, ad un movimento del +1%/-1% del benchmark corrisponde, in media, un +2,19%/-2,19% del titolo. Ciò denota quindi dei movimenti molto più che proporzionali rispetto al mercato, e per questo è un titolo da maneggiare con cura.
      8. La barriera è conservativa, ma come detto si tratta di un titolo piuttosto volatile

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

 Certificati Unicredit Bonus Cap: struttura del certificate, come investire su Tesla indirettamente

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 128,50% del valore nominale/valore iniziale
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito – intorno alle 11:05 del 21.09.2022 – a circa 99,46 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: funzionamento del payoff

Questo certificato Bonus Cap è stato emesso da Unicredit il 15.09.2022, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 14.09.2023 (scadenza/liquidazione al 21.09.2023), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione del certificato targato Unicredit il sottostante non tocca o scende mai sotto la barriera, posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 128,50 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di Tesla)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (128,50% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di Tesla

Da notare anche la barriera americana intraday: questo tipo di barriera rimane attiva in tutti i momenti di borsa aperta.

Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Il sottostante

La situazione attuale sul sottostante del certificato Unicredit è la seguente:

  • Tesla: Valore Iniziale (299,68 USD), Barriera (179,808 USD), Cap (385,0888 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2022 a 308,73 USD, pari al 103,02% del livello iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 99,46 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 128,50 euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il -41,75% dalla quotazione attuale, con un rendimento potenziale a circa 1 anno del 29,2% rispetto il suddetto prezzo. Se invece Tesla scendesse con più forza il certificato quoterebbe sulla componente lineare perdendo, in %, un importo sostanzialmente uguale rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di sforo della barriera.

Certificati Unicredit Bonus Cap: codice ISIN

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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