Oggi viene presentato un interessante certificato targato Barclays che consente di investire un portafoglio azionario che è possibile ricondurre all’industria dell’intelligenza artificiale, anche se poi hanno core businesses differenti (vedi microchip, software e social media) che tuttavia interrelati.

Il certificato presenta caratteristiche interessanti che fra poco andremo ad elencare e spiegare. Prima è bene fare delle premesse sul tipo di strumenti finanziari sottostanti.

Informazioni quantitative sul portafoglio sottostante

Innanzitutto, il portafoglio azionario del prodotto a marchio Barclays è quotato in America nel NASDAQ100, ed è rappresentato da sottostanti che non hanno bisogno di presentazioni, ossia: Arm Holdings (ARM), Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT) e Nvidia (NVDA).

Ad eccezione di ARM, che comunque conta per circa 168,294 Miliardi di $ di capitalizzazione di mercato, si sta parlando di un portafoglio composto da 3 colossi per capitalizzazione del suddetto mercato (ossia trilioni di $).

Sempre ad eccezione di ARM, neo-quotata, il portafoglio azionario possiede informazione storica sufficiente per adeguate valutazioni di stampo quantitativo. E’ possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili operativi, utili netti, FCF, vari ratios) o il processo stocastico che domina la serie storica analizzata (mean reverting, random walk o momentum), potendo anche osservare eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

A livello tecnico-stocastico due su tre (META e NVDA) possiedono una fortissima natura momentum (Hurst>0,5 con Significatività Statistica>99,9%) su 2 periodi analizzati per uniformare l’analisi (ossia breve e medio periodo per uniformare l’analisi con rendimenti logaritmici giornalieri) mentre MSFT è statisticamente significativa solo nel breve periodo (sign. stat.>95,92%), mentre sul medio non si distingue da un random walk (e cioè è Hurst=0,5).

Si consiglia quindi il trading-investing diretto sui sottostanti, soprattutto sul breve periodo e con dati giornalieri di chiusura, con tecniche di tipo momentum-breakout-trend following.

Sul fronte del rischio vengono analizzati il rischio sistematico e la volatilità implicita, e si può dire sia di avere un portafoglio aggressivo che ad alta incertezza media espressa dalle opzioni a 30 giorni.

Sul fronte del rischio sistematico (misurato dal Beta rispetto il NASDAQ100) si analizza il medio e breve periodo. A 5 anni (più stabile e per questo usata nel calcolo del costo del capitale per il WACC del modello DCF) si rileva questo: per MSFT è pari a 1,05, per NVDA è uguale a 1,64, per META è pari a 1,29 mentre per ARM non è possibile effettuare una stima  accurata (1,33 in media). In altre parole, ad eccezione di ARM, il portafoglio sperimenta in media un +/-1,33% ad ogni variazione del +/-1% del NASDSAQ 100. A 1 anno (più sensibile ai cambiamenti di mercato, si rileva invece che: per MSFT è pari a 0,97, è uguale a 1,41 per META, ed è pari a 1,93 per NVDA (1,44 in media), con un portafoglio ancora più aggressivo sull’anno rolling.

Forse, anche a causa della neo quotazione, la volatilità implicita di ARM riveste un ruolo fondamentale perché è il sottostante che dà più margine di manovra nella costruzione del prodotto derivato cartolarizzato. Il maggior peso è quindi proprio dato da ARM, con una metrica pari al 66%; segue NVDA, sempre con un ampissimo margine, una metrica in leggera salita e pari al 51%; a seguire ancora META con un valore in salita del 41%; in coda troviamo MSFT, sempre in leggera salita a circa il 22%.

A livello fondamentale dei Free Cash Flows (FCF), META, MSFT e NVDA sono delle macchine da guerra nella produzione di cassa libera, mentre ARM produce FCF ma con minor intensità, e comunque per questa azienda non è possibile la stima del Beta per calcolare il costo del capitale da inserire nel WACC del modello dei flussi di cassa scontati (DCF model): per META si rileva uno STRONG BUY, mentre per MSFT e NVDA si rileva comunque un netto BUY. A livello della metrica degli Earning Surprise di Zacks si rileva uno STRONG BUY per NVDA mentre per ARM, META e MSFT si rileva un HOLD.

In ultimo, ma non per importanza, tutti i sottostanti ad eccezione di ARM producono dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Barclays Certificati Phoenix Memory Airbag: Struttura del certificate

Di seguito la struttura del certificato targato Barclays:

  • Barriera europea sul capitale (che funge anche da strike nel calcolo del rimborso) pari al 55% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 3,66% (max 14,64% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale, osservabile dal 2° trimestre (dal 18.12.2024) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Opzione Airbag che limita le perdite in caso di rottura della barriera
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 101,65 Euro – intorno alle 13:10 del 26.06.2023 –

Barclays Certificati Phoenix Memory Airbag: Funzionamento del Payoff

Questo Certificato è stato emesso da Barclays il 20.06.2024, ha data di valutazione finale al 21.06.2027 (scadenza/liquidazione 28.06.2027), scambi operativi su Cert-X ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato di Barclays in questione paga dunque un flusso periodico trimestrale condizionato di 3,66 Euro, cioè se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali. In altre parole i 3 sottostanti non devono perdere oltre il -40% del loro valore iniziale affinché venga elargita la cedola.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risalgono sopra il trigger contemporaneamente in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Inoltre, il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, a partire dal 2° trimestre e dove sono possibili due scenari:

1. se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);

2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

In altre parole, se alla prima data di autocall scatta la condizione (cioè tutti i sottostanti sono superiori o uguali al rispettivo valore iniziale), si ottengono 2 cedole più il nominale, ossia 107,32 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data (110,98 Euro) ecc.

Scadenza

A scadenza, se il certificato a marchio Barclays non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 3 scenari:

1. Se ogni sottostante non scende sotto il trigger del premio, posto al 60% dei valori iniziali, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-; in altre parole si otterrebbero 12 cedole più il nominale.

2. Se almeno il valore di un sottostante è sotto il trigger del premio ma tutti sono pari o superiori alla barriera sul capitale (posta al 55% dei valori inziali), il certificato rimborsa il nominale.

3. in caso contrario il certificato si basa sulla performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato il rapporto fra il valore finale e lo strike del suddetto sottostante – che è più basso del valore iniziale, conferendo maggiore protezione -.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Vi è infine l’opzione Airbag che limita le perdite solo per la parte eccedente lo strike, e che coincide con la barriera. Se ad esempio si ipotizzasse l’acquisto a 100 Euro, la barriera è al 55% dei valori iniziali e la performance del sottostante peggiore è pari al 50% dei valori inziali allora il valore di rimborso è di 90,90 Euro e non di 50 euro come nei classici Phoenix Memory, perdendo solo il 9,10% e non il 50% a fronte di un -50% del sottostante dalla quotazioni iniziale. In formule

Valore di rimborso con Airbag al 55% = Valore Nominale x 50/55 = 90.90€ (performance prodotto = -9.10%)

Il portafoglio sottostante

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato Phoenix Memory Airbag targato Barclays – è la seguente:

ARM -> valore iniziale/autocall (174,13 USD), Barriera/Strike (95,7715 USD), Trigger Cedola (104,478 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 25.06.2026 a 160,61 USD, pari al 92,24% del valore iniziale)

NVDA -> valore iniziale/autocall (135,58 USD), Barriera/Strike (74,569 USD), Trigger Cedola (81,348 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 25.06.2026 a 126,09 USD, pari al 93,00% del valore iniziale)

MSFT -> valore iniziale/autocall (446,34 USD), Barriera/Strike (245,487 USD), Trigger Cedola (267,804 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 25.06.2026 a 450,95 USD, pari al 101,32% del valore iniziale)

META -> valore iniziale/autocall (499,49 USD), Barriera/Strike (274,7195 USD), Trigger Cedola (299,694 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 25.06.2026 a 510,6 USD, pari al 102,22% del valore iniziale)

NB: Per ora il WO è ARM al 92,24% del valore iniziale, e dato che il certificato prezza sopra i 92,24 Euro si può dire che il prodotto stesso quota con un premio sulla componente lineare indotto dalla struttura favorevole all’investitore (alto rendimento annuo potenziale, protezione con airbag e autocall che sostengono il prezzo intorno al valore nominale).

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 101,65 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

1. Se il certificato a marchio Barclays non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il 34,94% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 143,92 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni intorno al 31,33% (7,79% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

2. Se invece ARM non scende più del 40,37% dall’attuale quotazione il certificato rimborsa il nominale di 100 Euro.

Viceversa, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore visibilmente inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso grazie all’opzione airbag: ad esempio a fronte di un -50% del WO il certificato di Barclays sperimenta una perdita del 17,51%, a fronte di un -60% del WO il certificato sperimenta una perdita del -34,01% e così via.

Codice ISIN

XS2795967491

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.