All’interno del parco dei Certificati emessi da Barclays ne balza all’occhio uno di recente emissione per investire su 3 società appartenenti al macro-settore tecnologico americano.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema AI, Semiconduttori e Software – con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico condizionato e una protezione condizionata da eventuali discese dei sottostanti.

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostanti del certificato di Barclays, sono quotati in America e rappresentati da: Microsoft (MSFT), Nvidia (NVDA) quotati al NASDAQ100, e Oracle (ORCL) quotata al NYSE-NASDAQ100.

Le 3 azioni rimangono all’interno del settore tecnologico americano, essendo positivamente correlate. Diminuisce in altre parole il rischio di correlazione, ossia il rischio che potenzialmente il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.

Inoltre il portafoglio azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

A livello stocastico si rileva una proprietà Momentum su tutti e 3 i sottostanti (cioè Hurst>0,5 con Significatività Statistica>90%), analizzata su 3 periodi (4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). A seguire i risultati. Per MSFT si rileva una proprietà momentum in 2 periodi su 3, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_4096=0,528 con e Sign. Stat.>92,949%; H_2048=0,531 con Sign. Stat.>89,950% (i.e. non statisticamente differente da 0,5); H_1024=0,545 e Sign. Stat.>92,953%. Per ORCL, H e Sign. Stat. crescono al diminuire del periodo in esame: H_4096=0,532 con Sign. Stat.>90,044%; H_2048=0,556 e Sign. Stat.>98,309%; H_1024=0,584 e Sign. Stat.>99,376%. Il sottostante che mostra con più vigore questo processo stocastico è NVDA, con Sign. Stat. che cresce al crescere del periodo analizzato ed H che cresce al diminuire del periodo in esame: H_4096=0,584 con Sign. Stat>99,994%; H_2048=0,602 e Sign. Stat.>99,971%; H_1024=0,607 con Sign. Stat.>99,887%. Data la proprietà momentum rilevata su tutti e 3 i sottostanti, si consiglia il trading-investing diretto sui sottostanti, sui dati giornalieri di chiusura, con tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following.

Dal punto di vista del rischio vengono analizzati il rischio sistematico (misurato dal Beta rispetto al NASDAQ100 per NVDA e MSFT, e allo S&P500 per ORCL) e la volatilità implicita (ossia la volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni).

Per quanto riguarda il ß, è possibile dire questo. Sulla metrica rolling a 5 anni, più stabile, si rileva attualmente un 1,05 per MSFT, 1,64 per NVDA e 0,93 per ORCL. A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, si misura attualmente 0,98 per MSFT, e 2,07 per NVDA e 1,36 per ORCL, con un portafoglio attualmente più aggressivo sull’anno. A seguire i grafici rolling a 1 anno, con NVDA sempre aggressiva, mentre MSFT e ORCL risultano erratici, cambiano cioè natura.

 

Completando le analisi delle caratteristiche di rischio, la volatilità implicita (per convenzione calcolata sulle opzioni con un “forward period” di 30 giorni) possiede un buon margine medio. Attualmente il maggior peso è dato da NVDA, in discesa al 55%, mentre segue ORCL che risulta in salita al 33%, ed in coda MSFT in discesa al 19%. Con il peso di NVDA l’emittente ha avuto abbastanza margine di manovra per costruire il certificato, mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.

A livello fondamentale si sta parlando di Colossi per Capitalizzazione, sani e altamente performanti (ricavi ed utili in quasi sistematica crescita, EBITDA-EBIT Margins a doppia cifra ecc), e per questo vengono assegnati i seguenti rating: Zacks, in base alla metrica Earning Surprise, classifica attualmente MSFT come HOLD (la crescita YoY dell’EPS è stata dello 0,31%), mentre a ORCL è assegnato uno BUY (quest’ultima nel 2023 ha prodotto un aumento dell’EPS, YoY, di circa il 27,39%) ed anche NVDA è considerata un BUY (con crescita YoY dell’EPS di ben il +585,63%). Market Screener e Stock Analysis per ORCL, MSFT e NVDA assegnano un generale BUY-STRONG BUY. A livello di Free Cash Flows è possibile produrre una stima col modello dei Discounted Cash Flows per tutti e 3 i sottostanti (in quanto tutti e 3 sono  producono abbondantemente FCF).

In ultimo, ma non per importanza, tutti i sottostanti elargiscono dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato a marchio Barclays, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.

Barclays Certificati Phoenix Memory: Struttura del Certificate

A seguire la struttura del certificato di Barclays:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 2,75% (massimo 11,00% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale attiva dal 4° trimestre (dal 14.05.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Scadenza a 3 anni
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 101,26 Euro – intorno alle 11:37 del 21.05.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del payoff del certificate

Questo certificato è stato emesso il 17.05.2024 da Barclays, ha data di valutazione finale posta al 14.05.2027 (scadenza/liquidazione 21.05.2027), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Il Certificato in questione paga quindi corpose cedole trimestrali condizionate di 2,75 Euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali. In altre parole i sottostanti non devono scendere oltre il -40% del rispettivo livello iniziale affinché venga elargito il premio nelle date di valutazione.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 4° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:

  1. se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo valore iniziale il certificato rimborsa il valore nominale più l’effetto all coupon
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono la cedola attuale e le 3 eventualmente precedentemente non pagate, ossia 111,00 Euro. Altrimenti si passa alla seconda ecc.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger cedola) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 12 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato di Barclays siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Barclays è la seguente:

MSFT -> valore iniziale (416,56 USD), Barriera/trigger cedola (249,936 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 20.05.2024 a 425,34 USD, pari al 102,11% del valore iniziale)

ORCL -> valore iniziale (120,87 USD), Barriera/trigger cedola (72,522 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.05.2024 a 124,52 USD, pari al 103,02% del valore iniziale)

NVDA -> valore iniziale (913,56 USD), Barriera/trigger cedola (548,136 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.05.2024 a 947,8 USD, pari al 103,75% del valore iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da MSFT ed il valore attuale di tutti e 3 i sottostanti si trova al di sopra del rispettivo valore iniziale. Inoltre, dato che MSFT si trova al 102,11% del valore iniziale e che il certificato quota poco sotto i 102,11 Euro, si può dire che il certificato prezza con un piccolissimo sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 101,26 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato di Barclays non si è estinto anticipatamente, paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -41,23% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 133 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 31,35% (10,45% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato, come detto, quota con un piccolissimo sconto sulla componente lineare.

Codice ISIN

XS2772483793

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.