All’interno del parco dei Certificati emessi da Barclays ne balza all’occhio uno interessantissimo, di recente emissione, che consente di investire su 4 società appartenenti al macro-settore finanziario e più precisamente all’industria bancaria italiana e francese.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema bancario – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un corposo flusso cedolare periodico condizionato e una protezione discretamente conservativa, oltre all’interessantissimo effetto fast step down che più tardi spiegheremo.

Molto importanti inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le corpose cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostati del certificato di Barclays, sono quotati in Italia (FTSE MIB) e in Francia (CAC40) rappresentati da: BNP Paribas (BNP), Banco BPM (BAMI), Unicredit (UCG) e Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS).

Le 4 azioni hanno core business praticamente uguale essendo tutte e 4 banche, e sono quindi positivamente correlate. In altre parole diminuisce il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.

Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, e quindi dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione.

Inoltre il “poker” azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 4 sono classificate come fortemente momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>98%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri).

Inoltre tutte e 4 le aziende elargiscono dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora ad spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff.

Barclays Certificati Phoenix Memory Fast Step Down: la Struttura

A seguire la struttura del certificato di Barclays:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger premi al 60% del valore iniziale
  • Premi mensili condizionati dell’1,38% (max. 16,56% annuo) sul valore nominale
  • Autocall trigger mensile fast step down, attiva dal 2° mese (dal 19.08.2024) e decrescente a step del 2% ogni mese: dal 100% al 60% dei valori iniziali
  • Scadenza a 2 anni
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 100,45 Euro – intorno alle 14:35 del 26.06.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory Fast Step Down: Funzionamento del Payoff

Questo certificato è stato emesso da Barclays il 20.06.2024, ha data di valutazione finale posta al 17.06.2026 (scadenza/liquidazione il  24.06.2026), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Il certificato in questione paga corposi premi mensili condizionati di 1,38 Euro, cioè se i 4 sottostanti non scendono oltre il -40% dei loro valori inziali (ossia con un trigger premio al 60% dei valori iniziali)

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger fast step down mensile, a partire già dal 2° mese, decrescente a step del 2% ogni mese e dal 100% al 60% dei valori iniziali, aumentando notevolmente le probabilità del rimborso anticipato:

  1. se il prezzo del sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

In altre parole, se alla prima data scatta l’autocall (cioè il valore dei sottostanti è pari o superiore al 100% del loro valore iniziale), si ottengono 2 cedole più il nominale ossia 102,76 euro. Al contrario si passa alla 2° data di valutazione (sottostanti>=98% del valore inziale e potenziale importo di 104,14 Euro) ecc.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 24 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con valore finale più basso rispetto al valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo certificate targato Barclays – è la seguente:

BNP -> valore iniziale (59,14 Eur), Barriera/Trigger Cedola (35,484 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 14:40 del 14.06.2024 a 60,12 Eur, pari al 101,66% del valore iniziale)

BMPS -> valore iniziale (4,386 Eur), Barriera/Trigger Cedola (2,6316 Eur), ultimo prezzo registrato (intorno alle 14:40 del a 4,505 Eur, pari al 102,71% del valore iniziale)

BAMI -> valore iniziale (5,936 Eur), Barriera/Trigger Cedola (3,5616 Eur), ultimo prezzo registrato (intorno alle 14:40 del a 6,12 Eur, pari al 103,01% del valore iniziale)

UCG -> valore iniziale (33,155 Eur), Barriera/Trigger Cedola (19,893 Eur), ultimo prezzo registrato (intorno alle 14:40 del a 34,97 Eur, pari al 105,47% del valore iniziale)

NB: Tutti i sottostanti si trovano al di sopra del loro valore iniziale. Dato che il sottostante WO è BNP, trovandosi al 101,65% del suo valore iniziale, e che il certificato prezza in lettera poco sotto circa 101,66 Euro, si può dire che il prodotto quoti con un leggero sconto sulla componente lineare

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 100,45 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost: rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %), a parità di condizioni sull’altro sottostante:

Se il certificate targato Barclays non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 101,38 Euro, se il sottostante non scende oltre il -40,97%. Considerando l’effetto memoria il certificato paga 133,12 Euro (il nominale più 24 cedole condizionate), con un rendimento potenziale lordo massimo a 2 anni di circa il 32,56% (16,35% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un leggermente minore rispetto l’investimento diretto sul sottostante, quotando come detto con un piccolissimo sconto sulla componente lineare.

Codice ISIN

XS2795967814

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato a marchio Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.