All’interno della maggioranza dei certificati di investimento emessi da Goldman Sachs, i comunemente detti Phoenix Memory, ne balza all’occhio uno di recente emissione, perché consente di investire su uno dei più noti gruppi tecnologici americani che non ha bisogno di presentazioni, Alphabet (proprietario di Google).

Il tutto grazie ad un “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale da 100 Euro -.

Informazioni quantitative sul sottostante con commento all’investimento

    1. Alphabet è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio da poter effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo ed analizzare il comportamento di base – e quindi la natura stocastica – che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato – potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame; ora si trova in fase di evidente fase laterale ad caratterizzata da volatilità che però nel passato è sempre risultata mediamente contenuta (basti vedere il grafico del titolo in costante salita dal 2004 ad oggi, senza contare).
    2. Per quanto riguarda le caratteristiche del rischio sistematico del titolo è interessante notare una cosa. Il β dal 2015 al 2018 ha denotato un’azione difensiva per poi viaggiare intorno all’unità fino ai giorni nostri. In altre parole il titolo, nell’arco di tempo analizzato, ha prodotto una performance meno che proporzionale rispetto al mercato per poi viaggiare con esso (ossia il Nasdaq100). E’ poi possibile evincere che il beta levered è molto simile al beta levered, segno che l’impresa non è molto condizionata dal debito nonostante abbia attualmente un rapporto debt / equity di circa 6x.
    3. La volatilità implicita (per convenzione analizzata su un forward period a 30 giorni, e che consta della proprietà della mean reversion) è mediamente contenuta. Dal 2012 ad oggi la metrica ha viaggiato in un range massimo compreso approssimativamente intorno al 15%-45% (con un outlier in corrispondenza della pandemia a marzo 2020 di circa il 60%). Attualmente, dato il recente fermento il mercato americano risulta in fibrillazione, “ancora indeciso” sul se continuare a correggere in un ottica “fisiologica”: la volatilità implicita del titolo risulta attualmente in salita, e intorno al 35%-40% (sarebbe interessante analizzarne lo skew index specifico ed eventuali divevergenze/covergenze fra volatilità storica ed implicita, combinando anche skew e volatilità implicita)
    4. Quanto ad un interessante ed approfondita analisi di valutazione, con metriche quali P/E o EV/EBITDA – possibilmente in ottica top-down – (rispetto alla/al geografia e/o mercato generale di riferimento, rispetto al macro-settore, poi al gruppo di pari ecc. Banalmente: America, Nasdaq, FAANG, FAANG+, peer group con clustering ecc), si può riassumere/supporre/concludere questo. Rispetto al P/E (metrica parziale): nel Q4 il P/E tecnologico è circa intorno ai 25x-30x mentre quello di Alphabet, denotando una valutazione del titolo in linea a quella del Nasdaq100.
    5. Un indizio poco contrastante sulla valutazione in linea al settore tecnologico è dato dal rapporto Price/Book ratio. In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto è pari a circa 7x, in calo data la fase laterale ad alta volatilità ma non deve preoccupare dato che alphabet è un colosso ben affermato dell’industria dei servizi di internet.

Conclusione: dato l’attuale fermento del mercato azionario globale ed il fatto che il titolo abbia un beta in linea al Nasdaq100 si sconsiglia l’investimento diretto, visti i prezzi comunque alti del titolo. Se si ha l’esigenza di investire in questo titolo si può effettuare l’investimento indiretto con questa tipologia di certificato.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base nei punti salienti del certificato (estrapolato soprattutto mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Goldman Sachs Certificati Phoenix Memory: punti salienti, come investire su Alphabet

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 70% del valore iniziale
  • Trigger cedole al 70% del valore iniziale
  • Cedole semestrali condizionate del 2,1% (massimo 4,2% annuo sul taglio nominale di 100 Euro) con effetto memoria
  • Autocall trigger semestrale– che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 2° semestre (dal 01.02.2023) e pari al 100% del valore iniziale
  • Efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
  • Valore nominale 100 Euro
  • Prezzo lettera non disponibile

Goldman Sachs Certificati Phoenix Memory: funzionamento, come investire su Alphabet

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento conosciuti come Phoenix Memory, è stato emesso da Goldman Sachs il 09.02.2022, ha data di valutazione finale posta al 01.02.2027 (scadenza/liquidazione 08.02.2027), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il Phoenix Memory Goldman Sachs in questione paga cedole semestrali di 2,1 Euro se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 70% del valore iniziale; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger semestrale, a partire dal 2° semestre e pari al 100% del valore iniziale: se il prezzo del sottostate è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del semestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria;
  • in caso contrario il certificato di investimento Phoenix Memory replica linearmente la performance, pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga importi in Euro – cedole e capitale condizionatamente protetto -, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Sottostante

La situazione attuale sul sottostante di questo certificato Goldman Sachs Phoenix Memory è la seguente:

  • Alphabet Class A: valore iniziale/trigger autocall (2787,98 USD), Barriera/trigger cedola (1951,586 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 24.02.2022 a 2652,37 USD, pari al 95,14% del livello iniziale)

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati il documento delle condizioni definitive dal quale estrapolare quanto detto sopra.

Per problemi tecnico-operativi l’analisi dinamico-oggettiva non è e non sarà disponibile nei giorni a seguire. L’autore e la direzione si scusano per l’inconveniente che sarà risolto al più presto.

Stay Tuned, your best

DF.

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