All’interno del parco dei Certificati emessi da Leonteq ne balza all’occhio uno interessantissimo, di recente emissione, che consente di investire su 4 società appartenenti al macro-settore finanziario e più precisamente all’industria bancaria italiana, attiva sia nella parte tradizionale che di investimento.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema bancario – con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottengono interessantissime condizioni favorevoli per l’investitore, ossia: un flusso cedolare periodico condizionato e una protezione condizionata conservativa sul capitale con airbag.

Molto importante inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le corpose cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da strumenti derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostati del certificato di Leonteq, sono quotati in Italia (FTSE MIB) e sono rappresentati da: Banco BPM (BAMI), Unicredit (UCG) e Intesa Sanpaolo (ISP).

Le banche sono relativamente altamente capitalizzate nel listino italiano (la più piccola è BAMI con una capitalizzazione di mercato di circa 9,671 Miliardi di Euro; a seguire UCG, intorno ai 61,357 Mld di Euro; la più grande è ISP, con circa 66,185 Miliardi di €). Tutte e 4 presentano inoltre un relativamente buono Common Equity Tier 1 (CET1), che è sopra i requisiti minimi.

Le 4 azioni hanno core business uguale essendo tutte e 3 banche, e sono quindi positivamente correlate. In altre parole diminuisce il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.

Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione (quantità di denaro immessa nel sistema finanziario).

Inoltre, il “poker” azionario sottostante il certificato di Leonteq, possiede una quantità di informazione storica più che sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 4 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 3 sono classificate come momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>90%) sul lungo, medio e breve periodo analizzato (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). BAMI è dominata da una proprietà momentum solo sul lungo e sul medio periodo (H>0,5 con sign. stat.>91,788%) mentre nel breve non si distingue da un random walk (H=0,5). ISP è classificata come fortemente momentum sui 3 periodi analizzati (H>0,5 e sign. stat.>99%), con H che cresce al diminuire del periodo analizzato. Anche UCG è dominata da una forte proprietà momentum, ma sul lungo e sul breve periodo (H>0,5 con sign. stat.>99%), mentre sul medio periodo è sempre momentum ma con leggermente minor intensità (>97% di sign. stat.).

Si consiglia quindi il trading-investing diretto sui sottostanti con Tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following, banalmente: cercare azioni con prezzi vicino ai massimi annuali; Bollinger Bands (per esempio a 20 periodi giornalieri e 1 deviazione standard) e relative compressioni di volatilità, spesso prodromiche ad esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli importanti (Banda superiore delle Bollinger Bands, i massimi di un certo periodo ecc.); medie mobili a 200 periodi giornalieri per distinguere fra trend bearish e bullish ecc.

Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 3 sono classificate come momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>91%) sul lungo, medio e breve periodo analizzato (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). BAMI è dominata da una proprietà momentum solo sul lungo e sul medio periodo (H>0,5 con sign. stat.>91,788%) mentre nel breve non si distingue da un random walk (H=0,5). ISP è classificata come fortemente momentum sui 3 periodi analizzati (H>0,5 e sign. stat.>99%), con H che cresce al diminuire del periodo analizzato. Anche UCG è dominata da una forte proprietà momentum, ma sul lungo e sul breve periodo (H>0,5 con sign. stat.>99%), mentre sul medio periodo è sempre momentum ma con leggermente minor intensità (>97% di sign. stat.).

Sul fronte del rischio sistematico, misurato dal Beta nei confronti del FTSE MIB, si può dire di avere un comportamento ricorrente su tutte e 3 le azioni: si tratta di sottostanti sempre aggressivi nei confronti del mercato di riferimento (Beta>1), sia sul medio che sul breve periodo. Sui 5 anni rolling, più stabile, è pari a 1,26 per BAMI, 1,20 per ISP e a 1,40 per UCG (1,29 in media, data la proprietà di additività del Beta): ciò significa che mediamente, ad un +/-1% del FTSE MIB corrisponde un +/-1,29% del portafoglio sottostante. Sull’anno rolling, più sensibile ai cambiamenti di mercato, è pari a 1,29 per BAMI, a 1,23 per ISP e a 1,41 per UCG (1,31 in media). A seguire i grafici rolling a 1 anno:

A livello fondamentale vengono assegnati i seguenti rating da Market Screener: BAMI è considerato un BUYandHOLD generale (ma con elevati livelli di Target Price Medio, a 6,983 Euro, e di Target Price Massimo a 8 Euro tondi), mentre a ISP è assegnato uno STRONG BUY generale (con Target Price Medio di 4,158 Euro e Target Price Massimo di 4,74 Euro) e così anche a UCG (Target Price Medio di 43,24 Euro e Massimo di 52 Euro Tondi).

Inoltre tutte e 3 le aziende elargiscono dividendi (con relativamente alti Dividend Yield) atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff.

Leonteq Certificati Phoenix Memory Airbag Callable: la Struttura

A seguire la struttura del certificato di Leonteq:

  • Barriera europea di protezione sul capitale (che funge anche da strike nel calcolo del valore di rimborso) pari al 50% dei valori iniziali
  • Trigger premi al 60% del valore iniziale
  • Premi mensili condizionati dell’1,00% (max. 12,00% annuo) sul valore nominale
  • Opzione Call attiva dal 3° mese (dal 08.10.2024)
  • Scadenza a 3 anni
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale 1000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1010,71 Euro – intorno alle 11:20 del 22.07.2024 –

Leonteq Certificati Phoenix Memory Airbag Callable: Funzionamento del Payoff

Questo certificato è stato emesso da Leonteq il 15.07.2024, ha data di valutazione finale posta/scadenza al 08.07.2027 (liquidazione il  15.07.2027), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Il certificato in questione paga premi mensili condizionati di 10 Euro, cioè se i 3 sottostanti non scendono oltre il -40% dei loro valori inziali (ossia con trigger pari al 60% dei dei valori iniziali).

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Il meccanismo di rimborso anticipato è attivo dal 4° mese e dà la facoltà a Leonteq, e non l’obbligo, di rimborsare il certificato al valore nominale. Se venisse esercitata tale facoltà l’emittente restituirebbe i 1000 Euro, più le eventuali cedole precedenti; in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 36 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento ci si basa sulla performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con valore finale più basso rispetto al valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per il rapporto fra il valore finale e lo strike (che è più basso del valore iniziale, conferendo maggiore protezione).

Da notare quindi l’opzione Airbag che limita le perdite solo per la parte eccedente lo strike, e che coincide con la barriera. Se ad esempio si ipotizzasse l’acquisto a 1000 Euro, la barriera è al 50% dei valori iniziali e la performance del sottostante è pari al 45% dei valori inziali allora il valore di rimborso è di 900 Euro, perdendo solo il 10% e non il 55% a fronte di un -55% del sottostante dalla quotazioni iniziale. In formule:

Valore di rimborso con Airbag al 50% = Valore Nominale x 45/50 = 900.00€ (performance prodotto = -10%)

In altre parole , per calcolare la perdita si moltiplica la parte eccedente di perdita oltre la barriera, il 5%, e si moltiplica per il rapporto airbag, in questo caso pari a 2.

Dove:

Rapporto Airbag = valore iniziale / strike

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo certificate targato Leonteq – è la seguente:

BAMI -> valore iniziale (6,344 Eur), Barriera/Strike (3,172 Eur), Trigger Cedola (3,8064 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 11:15 del 22.07.2024 a 6,47 Eur, pari al 101,97% del valore iniziale)

UCG -> valore iniziale (36,725 Eur), Barriera/Strike (18,3625 Eur), Trigger Cedola (22,035 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 11:15 del 22.07.2024 a 38,14 Eur, pari al 103,85% del valore iniziale)

ISP -> valore iniziale (3,553 Eur), Barriera/Strike (1,7765 Eur), Trigger Cedola (2,1318 Eur), ultimo prezzo a mercati aperti (intorno alle 11:15 del 22.07.2024 a 3,694 Eur, pari al 103,97% del valore iniziale)

NB: Dato che il sottostante WO è BAMI, trovandosi in movimento a circa a il 101,97% del suo valore iniziale (ma la situazione è molto simile su UCG), e che il certificato prezza in lettera leggermente sotto i 1019,97 Euro, si può dire che il prodotto quoti con un leggerissimo sconto (quasi impercettibile) sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 1010,71 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost: rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %), a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

1. Se il certificate firmato Leonteq non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1010 Euro, se il sottostante non scende oltre il -41,16% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga l’importo totale massimo di 1360 Euro (il nominale più 36 cedole condizionate), con un rendimento potenziale lordo massimo a 3 anni di circa il 34,56% (11,58% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

2. Se invece il sottostante WO non scendesse più del 50,97%, il certificato rimborsa il nominale di 1000 Euro, con una perdita quasi impercettibile.

3. Invece, se il sottostante scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un leggermente notevolmente inferiore rispetto l’investimento diretto sul sottostante, grazie all’opzione airbag che considera solo le perdite eccedenti la barriera: ad esempio, a fronte di un -60% del sottostante WO il certificato sperimenta solamente un -19,28%, a fronte di un -70% del WO si registra un -39,46% e così via (oltre sarebbe come considerare il fallimento del sottostante WO, ma la perdita sarebbe sempre minore sul certificato).

Codice ISIN

CH1358855141

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato a marchio Leonteq.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.