All’interno del parco dei Certificati emessi da Marex Financial, ne balza all’occhio uno di recente emissione per investire su uno strumento che consente di prendere posizione indiretta sul Bitcoin.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente sul Bitcoin con un impiego di danaro limitato. Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico condizionato e una protezione condizionata da eventuali discese del sottostante

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni quantitative sui sottostanti

In questo caso, il sottostante del certificato di Marex Financial, è quotato in America ed è rappresentato da iShares Bitcoin Trust (IBIT) ossia un ETF che replica l’andamento del prezzo del Bitcoin.

Il sottostante possiede una quantità di informazione storica insufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo del sottostanti analizzato. Per questo motivo si analizza l’andamento del prezzo e dei rendimenti del Bitcoin in USD (ossia BTC-USD).

A livello stocastico si rileva una Fortissima Proprietà Momentum su BTC-USD (cioè Hurst>0,5 con Significatività Statistica>99,9%), analizzata su 2 periodi, il medio e breve periodo (ossia 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri sui prezzi di chiusura). A seguire i risultati, con H e Sign. Stat. che crescono al crescere del periodo analizzato: H_1024=0,614 e Sign. Stat.>99,965%; H_2048=0,622 con Sign. Stat.>99,999%.

Data la fortissima proprietà momentum rilevata sul sottostante, si consiglia il trading-investing diretto su esso, con dati giornalieri di chiusura, e con l’applicazione di tecniche di tipo Momentum-Breakout-Trend Following, banalmente: trovare azioni vicino ai massimi annuali; uso di bollinger bands (a 1 deviazione standard e 20 periodi giornalieri, ossia un mese di borsa aperta) e connesse compressioni di volatilità, spesso prodromiche a rotture di livelli importanti di prezzo (es la banda di bollinger superiore, i massimi di un certo periodo ecc); uso di medie mobili a 200 periodi giornalieri (circa 1 anno di borsa aperta) per distinguere fra trend bullish e bearish di lungo periodo.

Dal punto di vista del rischio viene analizzata la volatilità (ossia la forza degli scostamenti dal valore medio) si possiede un buonissimo margine medio per la costruzione del pool opzionale sottostante del certificato.

L’investitore deve quindi valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato a marchio Marex Financial, riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.

Marex Financial Certificati Phoenix Memory Step Down: la Struttura

A seguire la struttura del certificato firmato Marex Financial:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% del valore iniziale
  • Trigger cedole al 60% del valore iniziale
  • Cedole trimestrali condizionate del 4% (massimo 16,00% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale attiva dal 1° trimestre (dal 08.10.2024) e decrescente a step del 3% ogni trimestre: dal 100% al 94% del valore iniziale
  • Scadenza a 1 anno
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 10.000 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 10209,07 Euro – intorno alle 11:07 del 16.07.2024 –

Marex Financial Certificati Phoenix Memory Step Down: Funzionamento del Payoff

Questo certificato è stato emesso il 11.07.2024 da Marex Financial, ha data di valutazione finale posta al 08.07.2025 (liquidazione/scadenza 17.07.2025), è negoziato su (Cert-X) ed ha un valore nominale di 10.000 Euro.

Il Certificato in questione paga quindi corpose cedole trimestrali condizionate di 400 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali. In altre parole il valore dei sottostanti non deve scendere il -40% del rispettivo valore iniziale affinché venga elargito il premio nelle date di valutazione.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risulta sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 1° trimestre e  decrescente (vedi la struttura). In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:

  1. se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo trigger di autocall (ossia il relativo valore iniziale) il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente dovute grazie all’effetto memoria)
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data (valore sottostante>valore iniziale) si ottengono il premio attuale e il nominale, ossia un totale di 10400 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data di valutazione (valore sottostante>97% del valore iniziale e 2 cedole più il nominale) ecc.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger del coupon) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola, e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 4 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance dell’ETF, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il sottostante su cui è scritto il certificato di Marex Financial sia denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Marex Financial è la seguente:

IBIT -> valore iniziale (32,16 USD), Barriera/trigger cedola (19,296 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 03.07.2024 a 36,15 USD, pari al 112,41% del valore iniziale)

NB: Per ora il valore attuale di IBIT si trova al di sopra del rispettivo valore iniziale. Inoltre, dato che IBIT si trova al 112,41% del valore iniziale e che il certificato quota sotto i 11241 Euro, si può dire che il certificato prezza con uno sconto sulla componente lineare indotto anche dalla volatilità del prodotto.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 10209,07 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):

Se il certificato di Marex Financial non si è estinto anticipatamente, paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -46,62% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 128,80 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 1 anno intorno al 13,62% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato, come detto, quota con un piccolo sconto sulla componente lineare.

Codice ISIN

IT0006764606

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