Come investire su Netflix e Apple con un Certificato Morgan Stanley di tipo Memory Cash Collect

Questo prodotto della famiglia di certificati di investimento a capitale condizionatamente protetto, consente di investire su 2 aziende operanti nel macro-settore tecnologico. Analizziamolo.
3 anni fa
6 minuti di lettura
Certificate per investire su un trittico tecnologico con un rendimento annualizzato del 12,10%

Questo certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire in 2 società Americane del macro-settore tecnologico, la prima che fornisce principalmente servizi audiovisivi pay-per-view mentre la seconda, che anche non ha bisogno di presentazioni, è impegnata principalmente nello sviluppo, progettazione e commercializzazione di hardware e sofware nel campo dei PC e smarthphone (healthcare, circuiti di pagamento ecc.).

Nota bene: nonostante i core business differenti la nota casa fondata da Steve Jobs detiene anche AppleTV.

Come sempre è utile fare delle osservazioni sulla “coppia” azionaria del paniere.

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Osservazioni/Conclusioni sul paniere:

  • Entrambe le aziende lavorano nel campo tecnologico ma hanno un core business differente, presentando dunque una qualche forma di correlazione positiva (che diminuisce il rischio di una potenziale fluttuazione quasi totalmente indipendente del valore di mercato dei due titoli, sebbene essi svolgano attività core differenti).
  • Entrambe sono quotate da un periodo di tempo relativamente elevato, permettendo quindi di poter effettuare valutazioni quantitative adeguate.
  • Dal punto di vista del rischio sistematico, entrambi i titoli possono essere definiti come erratici (in altre parole il b presenta un valore che cambia nel tempo, ma è tuttavia possibile notare anche una certa “regolarità“). Il b di Netflix è “quasi costantemente salito” dal 2012 alla seconda metà del 2016 toccando anche punte intorno agli 1,8, per poi ripiegare su valori non troppo inferiori all’unità circa nella metà del 2018 e poi risalire su valori maggiori di 1 fino all’inizio del 2020, riscendendo infine attualmente sotto l’unità verso gli 0,8-0,85 (in sostanza, nella maggioranza del tempo, il b è rimasto in un range medio compreso intorno fra 0,75 e 1,5); il b di Apple all’inizio del 2012 era poco sopra l’unità per poi scendere in un range medio compreso circa fra 1 e 0,8 fino alla fine del 2016, e poi letteralmente schizzare sopra l’unità e fluttuare intorno ad un valore medio compreso in zona 1,25 (fra 1,35 e 1,15 circa), stazionando ai giorni nostri sugli 1,2. La conclusione è che attualmente un titolo è mediamente e leggermente difensivo, mentre il secondo è mediamente e leggermente aggressivo (formando una sorta di contrappeso).
  • Dal suddetto punto si può poi passare ad evidenziare per questo circa la volatilità implicita (a 30 giorni): per Netflix è sempre stata mediamente più elevata (e MR con spike più frequenti nella dimensione e/o nel tempo) dalla fine del 2011 ad oggi (per convenzione definita come generalmente superiore ai 30 punti) e compresa in un range approssimativo di circa 0,15 e 1,35, sebbene oggi sia intorno ai 30. Quella di Apple è sicuramente mediamente meno elevata dalla fine del 2011 ad oggi (con uno spike anomalo toccato intorno ad agosto 2020), stazionando in un range approssimativo totale compreso fra 0,1 e 0,5 – senza considerare lo spike -), stazionando attualmente intorno agli 0,2. La conclusione è che la volatilità implicita complessiva ed attuale non è poi così elevata.
  • Entrambe le aziende sono caratterizzate da fondamentali relativamente solidi, hanno mostrato nel tempo una capacità più o meno duratura di accelerazione al rialzo.
  • Rispetto alla eventuale sopra/sotto valutazione nel macro-settore tecnologico, che ha un P/E attuale approssimativamente intorno al 30x, può esser supposto questo: Netflix presenta attualmente un P/E approssimativamente intorno ai 60x, mentre Apple ha attualmente un valore approssimativamente intorno ai 30x. In base a tale metrica, attualmente, il primo è relativamente sopravvalutato mentre il secondo in linea al macro-settore (La conclusione, seppur incompleta, è che esiste un contrappeso a favore del titolo growth).

Fatte queste osservazioni/conclusioni chi vuole investire indirettamente in due note aziende americane leader nei rispettivi campi, può dare un’occhiata a questo certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect.

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Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect: punti salienti

  • Barriera europea sul capitale al 65% dei livelli iniziali
  • Trigger cedole al 65% dei livelli iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate dello 1,6% (max 6,4% annuo) con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 1° trimestre (dal 04.02.2022) e pari al 100% dei livelli iniziali
  • Ultimo prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 990,6 euro – intorno alle 12:30 del 02.12.2021 –

Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect: funzionamento

Questo Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect, è stato emesso il 08.11.

2021, ha data di valutazione finale posta al 04.11.2024 (scadenza/liquidazione 12.11.2024), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 1000 Euro.

Il certificato in questione paga dunque cedole trimestrali di 16 euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei livelli iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Inoltre il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 1° trimestre e pari al 100% dei livelli iniziali: se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se ogni sottostante non scende la barriera posta al 65% dei livelli iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-;
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante
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Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale.

Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i due titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto paga importi – cedolari e di rimborso – in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Sottostanti

La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato Morgan Stanley Memory Cash Collect è la seguente:

  • Netflix: livello iniziale (668,4 USD), Barriera/trigger cedola (434,46 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 01.12.2021 a 617,77 USD, pari al 92,43% del livello iniziale)
  • Apple: livello iniziale (150,96 USD), Barriera/trigger cedola (98,124 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 01.12.2021 a 164,77 USD, pari al 109,15% del livello iniziale)

Da notare: il primo è sotto il valore iniziale (e sta attraversando attualmente una piccola correzione), mentre il secondo è sopra il valore iniziale (stazionando intorno ai massimi).

Analisi dinamico-oggettiva

Netflix per ora rappresenta il Worst Of (WO). In base alle quotazioni attuali del sottostante WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di 990,6 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sull’altro sottostante:

Se il certificato non è scaduto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata, (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria), ottenendo 1016 euro, se il sottostante WO non scende oltre il -29,67% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato paga 1192 euro (il nominale più 12 cedole), con un rendimento potenziale lordo massimo a 3 anni del % rispetto il suddetto prezzo lettera.

Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente più elevato rispetto l’investimento diretto sul sottostante WO stesso (il certificato quota con un leggero premio sulla componente lineare, che va più o meno dal 4,9% al 2,01%).

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del prodotto.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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