Come investire sui pagamenti elettronici a brevissima scadenza e con buon ritorno potenziale

Certificato per investire sull'industria dei pagamenti elettronici, con un puro rendimento potenziale anche in presenza di moderato ribasso del titolo.
6 mesi fa
5 minuti di lettura
Come investire sui pagamenti elettronici con un certificate a brevissima scadenza e buon ritorno potenziale

Fra i certificati di Unicredit di tipo Bonus Cap ne spunta uno recentemente quotato e che risponde all’esigenza di chi vuole capire come investire indirettamente su 1 sottostante del macro settore tecnologico americano, nell’industria dei pagamenti elettronici e quindi di internet.

Se si ha una view rialzista, laterale o di moderato ribasso del titolo nel breve periodo si può prendere a riferimento questo bonus cap, allo scopo di ottenere un puro rendimento potenziale dato dalla differenza fra il bonus potenziale ed il prezzo di emissione/prezzo lettera.

Informazioni quantitative sul sottostante

Innanzi tutto l’azione del certificato in questione è rappresentata da Paypal (PYPL), quotata in America nel NASDAQ100.

L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare i bilanci (ricavi, utili/perdite operativi, Utili/Perdite netti, FCF, vari Ratios ecc) e la natura stocastica (rilevata tramite esponente di Hurst corredato da significatività statistica: se 0<H<0,5 il processo stocastico è Mean Reverting; se H=0,5 il processo è Random Walk; se 0,5<H<1 il processo è Momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.

A livello tecnico-quantitativo, essendo quotata dalla seconda metà del 2015, vengono analizzati il medio e breve periodo, ossia 2048 e 1024 rendimenti logaritmici giornalieri calcolati sui prezzi di chiusura. Il titolo risulta fortemente Momentum su entrambi i periodi analizzati (ossia 0,5<H<1 con Significatività Statistica>99%), con H e Sig. Stat. che crescono al diminuire del periodo analizzato. Qui i risultati: H_2048=0,57 con Sign. Stat.>99,89%; H_1024=0,60 e Sign. Stat.>99,93%. Si consiglia quindi il trading-investing diretto con tecniche

wikipedia.org/wiki/Momentum_(finanza)">momentum/breakout/trend following sui dati giornalieri di chiusura.

A livello fondamentale è degno di nota la capacità di produrre sistematicamente, almeno dal 2012 ad oggi, Free Cash Flows (FCF) consistenti e quasi sempre crescenti: il tasso di crescita media dei FCF su 10 anni è infatti altissimo, e pari al 19,79% (è quindi possibile una stima accurata tramite il modello dei DCF). Sempre a livello fondamentale dei rating vengono assegnati 3 giudizi, 1 neutrale e 2 positivi. Uno HOLD da Zacks, che misura la tendenza a produrre utili netti (EPS) sopra/sotto le stime (metrica degli Earning Surprise). Uno STRONG BUY dal modello dei Discounted Cash Flows (DCF) con stima conservativa perché viene utilizzato l’ultimo FCF con un tasso di crescita medio dei FCF al 10% (anziché il reale tasso di crescita medio annuo, su 10 anni, del 19,79%), un WACC del 10% ed un tasso di crescita perpetua al 3,50% per considerare l’alta inflazione attuale, con un potenziale rialzo del +66,44% ed il connesso target price annuale di 106,42 $. Un BUYandHOLD complessivo di Market Screener che raccoglie il giudizio di ben 47 analisti (con 15 BUY, 7 OUTPERFORM, 24 HOLD e 1 UNDERPERFORM), con un target price medio attuale di 72,31 USD (e target price superiore, invece, a 145 USD).

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci/stime ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike eccessivi al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).

E’ da notare anche un interessante comportamento del β, ossia il

wikipedia.org/wiki/Beta_(finanza)">rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: è stato quasi sempre aggressivo nei confronti del NASDAQ100, per poi attualmente viaggiare praticamente in linea al mercato (vedere grafico). Adesso la metrica, calcolata su una rolling window di 5 anni, ha un valore attuale circa pari a +1,21 (valore utilizzato nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF), che denota un titolo aggressivo sul mercato benchmark. Ciò significa che ad un movimento del +/-1% del NASDAQ100 il titolo sperimenta, in media, un +/-1,21%. A seguire invece, il grafico del Beta rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti di mercato, con un valore attuale di +1,05, circa in linea al mercato.

Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni dalle opzioni sul titolo stesso) è stata sempre stata contenuta fra circa il 20%-40%, per schizzare con uno spike al 70% in corrispondenza della pandemia, ed essere compresa nel range 30%-70%, con un valore attuale in forte salita ed attualmente intorno al 49%. Tale valore risulta più che sufficiente al tandem emittente-strutturatore (strutturazione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante del prodotto strutturato, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

In ultimo, ma non per importanza, il titolo non elargisce dividendi atti alla costruzione del prodotto derivato cartolarizzato: il tutto è quindi calibrato sulla alta volatilità implicita espressa dalle opzioni a 30 giorni sul titolo.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Struttura del certificate

A seguire la struttura del certificato:

  • Barriera americana intraday sul capitale al 60% del livello iniziale
  • Bonus (e cap) al 109% del valore nominale/valore iniziale
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato – intorno alle 13:35 del 05.04.2024 – a circa 99,57 Euro

Certificati Unicredit Bonus Cap: funzionamento del payoff

Questo certificato di investimento Bonus Cap è stato quotato da Unicredit il 27.03.2024, ha periodo d’osservazione della barriera fino al 12.12.2024 (liquidazione al 19.12.2025), è negoziato su EuroTLX (Cert-X)  ed ha un valore nominale di 100 euro.

A scadenza si prospettano 2 scenari:

  • se durante tutto il periodo di osservazione il sottostante non tocca mai o scende sotto la barriera (per questo chiamata americana intraday, perché attiva in ogni momento di borsa aperta), posta al 60% del livello inziale, il certificato paga il bonus di 109,00 euro.
  • in caso contrario si perde il diritto al bonus ed il prodotto paga un importo commisurato alla performance del sottostante, che comunque non può superare il cap (uguale al bonus, per semplicità di costruzione del certificato e di risparmio sulla sua strutturazione, dato dalla vendita di una call per “cappare” il risultato). In tal caso l’importo di rimborso si calcola moltiplicando il nominale per la performance del sottostante (data dal rapporto fra valore finale e valore iniziale di PYPL)

Il secondo scenario in formule:

Valore di Rimborso Scenario 2 = Valore Nominale x Min (109% ; Performance)

Dove:

Performance = Valore Finale / Valore Iniziale di Paypal

Il sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato Bonus Cap è la seguente:

PYPL -> Valore Iniziale (66,67 USD), Barriera (40,002 USD), Cap (72,6703 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 04.04.2024 a 64,54 USD, pari al 96,81% del valore iniziale)

Dato che il sottostante si trova al 96,81% del valore iniziale e che il certificato prezza sopra i 96,81 Euro significa che il prodotto quota con un piccolo premio sulla

investireoggi.it/i-certificati-quotano-a-sconto-o-a-premio-sulla-componente-lineare-una-delle-determinanti-e-la-volatilita/">componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

Alle quotazioni attuali del sottostante, e con un prezzo lettera di circa 99,57 Euro, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sott: in verde gli aumenti/guadagni; in rosso i decrementi/perdite):

Il certificato paga il bonus di 109,00 Euro se, per tutta la durata d’osservazione della barriera, il sottostante non scende oltre mai il 38,01% dalla quotazione attuale, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 8 mesi intorno al 9,47% (14,06% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo. Se invece PYPL scendesse con più forza il certificato quoterebbe con un piccolo premio sulla componente lineare perdendo, in %, un importo leggermente superiore rispetto alla perdita di terreno del sottostante in caso di rottura della barriera.

Codice ISIN

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tale inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

spesa pensioni
Articolo precedente

Inps: costo delle pensioni nel 2023 a quota 270 miliardi, è record

bonus vetri
Articolo seguente

Bonus vetri: come risparmiare il 50% sulle tue spese