Investire su computer, cloud computing e big data con rendimento annuo del 17,34%

Certificato per investire su Cloud Computing, Computer e Software con alto rendimento annuo potenziale e protezione condizionata.
9 mesi fa
7 minuti di lettura
Certificato su Advanced Micro Devices per ottenere un rendimento potenziale

All’interno della gamma di Certificati di Investimento emessi da Vontobel, fra i Memory Cash Collect, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire indirettamente su 3 società americane appartenenti al macro-settore tecnologico americano.

A fronte di un impiego di denaro limitato è quindi possibile investire su un portafoglio azionario di 3 aziende americane tecnologiche, con core businesses leggermente differente ma comunque correlato (Computer, Hardware, Software; Cloud Computing; Software per l’analisi di big data). Inoltre, cosa molto importante è l’assoluta efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sul portafoglio sottostante

I sottostanti del certificato di Vontobel sono quotati in America al NYSE, e sono rispettivamente da: International Business Machine (IBM), Salesforce (CRM) e Palantir Technologies (PLTR).

Le 3 aziende hanno core business leggermente differente ma rimangono all’interno della tecnologia per il loro sforzo technology intensive, essendo positivamente correlate.

Inoltre, ad eccezione di PLTR quotata da ottobre 2020, gli altri due titoli azionari possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci o quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Sul fronte tecnico-quantitativo tutte e 2 possiedono una proprietà momentum sui rendimenti logaritmici giornalieri e su tutti e 3 i periodi analizzati (1024, 2048 e 4096 osservazioni), che cresce al diminuire del periodo analizzato. Si consiglia quindi di fare trading sui sottostanti diretti con delle logiche breakout e di compressione di volatilità (spesso prodromica a rotture di livelli importanti come i massimi di un certo periodo). A livello grafico, tutte e 3 hanno messo a segno una buona performance nel corso dell’ultimo anno: in testa troviamo PLTR, con una straordinaria performance del +188,55%; a seguire troviamo CRM con un +79,26%; in coda IBM a +42,46%.

Per quanto riguarda il punto di vista fondamentale si rileva questo. Circa la metrica degli earning surprise di Zacks PLTR e CRM sono considerate HOLD, mentre IBM un BUY. Sotto il punto di vista dei Free Cash Flows (FCF), CRM produce FCF sistematicamente ed in costante crescita dal 2009 ad oggi, mentre IBM ha prodotto sistematicamente FCF ma quasi in costante diminuzione dal 2010 ad oggi. E’ quindi possibile effettuare un analisi con il metodo dei Discounted Cash Flows (in base all’ultimo flusso di cassa, il tasso di crescita dei flussi stimato, il tasso di crescita perpetuo al 3,50% per considerare l’inflazione alta attuale e il Weighted Average Cost of Capital, WACC, calcolato con una media pesata fra costo del capitale e costo del debito): per CRM, anche con una stima più conservativa si ricava un prezzo obiettivo di 358,43 $ (in base ad un aumento stimato dell’ultimo FCF al 20%, quando la media di crescita dei FCF degli ultimi 10 anni è stata del 31,20%, e un WACC del 10,00%) segnando un BUY del 23,72% rispetto al prezzo attuale; per IBM (qui l’aumento stimato dei flussi dovrebbe essere negativo, ma noi lo stimiamo conservativo al 5% rispetto al FCF TTM, e con un WACC del 7,40%, per tener conto del fatto che il titolo è difensivo come si può vedere dalla prossima analisi) la situazione è interessante, con prezzo obiettivo di 291,48 USD, si rileva un buy del +55,34%; su PLTR non è possibile una stima attendibile.

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale).

Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/ufficialità di nuove tecnologie ecc).

Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Attualmente la metrica rolling calcolata a 5 anni (usata per calcolare il costo del capitale del WACC) viaggia a +1,2 per CRM, mentre per quanto riguarda IBM si attesta rispettivamente a +0,81; quindi si può dire di avere un portafoglio di titoli in linea (+1 in media) nei confronti del benchmark, ossia che producono performance mediamente proporzionali rispetto al mercato di riferimento (S&P500). Sul fronte Rolling ad 1 anno si rileva questo: CRM è stato quasi sempre aggressivo con punte vicino a +1,6, ed un valore attuale quasi in linea della metrica a 5 anni, pari a +1,24; al contrario IBM è stato quasi sempre difensivo, con un valore attuale pari a +0,63; per PLTR non è possibile effettuare un stima attendibile dato lo storico insufficiente ma è possibile dire che è piuttosto aggressivo.

 

Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata. Attualmente il maggior peso è proprio dato da PLTR, con una volatilità implicita media intorno ai 55 punti percentuali; segue CRM, sempre percepita abbastanza rischiosa ed in salita a circa il 39%; in coda troviamo IBM, percepita molto meno rischiosa, al 16%. Ciò ha giovato al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.

In ultimo, ma non per importanza, solo IBM elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta alle azioni in questione è possibile selezionare questo certificato che offre buoni margini di rendimento, protezione discretamente conservativa e media-breve scadenza.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Vontobel Certificati Memory Cash Collect: struttura del certificate

Di seguito la struttura del certificato:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 4,25% (massimo 17,00% annuo sul valore nominale) con effetto memoria
  • Trigger autocall attiva dal 1° trimestre (13.05.2024) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Scadenza a 2 anni
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 99,70 Euro – intorno alle 13:48 del 20.02.2024 –

Vontobel Certificati Memory Cash Collect: funzionamento del payoff

Questo Certificato è stato emesso il 13.02.2024, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 13.02.2026 (liquidazione 20.02.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il prodotto in questione paga un corposo flusso reddituale trimestrale condizionato di 4,25 euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali. In altre parole i sottostanti non devono scendere oltre il 40% del loro valore iniziale.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano sopra il trigger contemporaneamente in una delle date di valutazione successive.

Autocall: Meccanismo di rimborso anticipato automatico

Ad ogni data di osservazione (dal 1° trimestre), se il valore di tutti i sottostanti è superiore al rispettivo valore iniziale, il prodotto scade anticipatamente e paga il nominale più le eventuali cedole dovute; in caso contrario la vita del prodotto continua

NB: In altre parole, se scatta l’autocall alla prima data si ottengono 1 cedola più il nominale. Altrimenti si passa alla seconda data, ecc.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore alla barriera (della stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 8 cedole più il nominale, ossia 134,00 Euro.
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO, ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio sottostante

La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo Certificato EFG International – è la seguente:

PLTR – > valore iniziale (23,99 USD), Barriera/trigger cedola (14,394 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 16.02.2024 a 24,44 USD, pari al 101,98% del valore iniziale)

IBM – > valore iniziale (183,06 USD), Barriera/trigger cedola (109,836 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 16.02.2024 a 187,64 USD, pari al 102,50% del valore iniziale)

CRM – > valore iniziale (280,37 USD), Barriera/trigger cedola (168,222 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 16.02.2024 a 289,72 USD, pari al 103,33% del valore iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da PLTR al 101,98% del valore iniziale, ed il fatto che il certificato quoti appena sotto la pari significa che lo stesso prezza con un piccolo sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 99,70 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non si è estinto anticipatamente viene pagato il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 104,25 euro, se il sottostante WO non scende oltre il 41,10% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 134 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 2 anni intorno al 34,40% (17,34% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato quota con un piccolissimo sconto sulla componente lineare.

Codice ISIN del certificato

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Vontobel.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Boom delle azioni Nvidia in borsa
Articolo precedente

E’ febbre da Nvidia in borsa, domani arrivano i conti e il mercato cavalca il trend (in bolla?): +1.260 miliardi di capitalizzazione in un anno

fattura elettronica
Articolo seguente

Fattura elettronica 2024, tra obbligo e divieto