Il 7 maggio 2024, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha emesso una nuova direttiva, la circolare n. 63, che spiega nel dettaglio le modalità di acquisizione della Certificazione Unica 2024 (CU), un documento essenziale per numerosi cittadini. Alcune indicazioni si rivolgono particolarmente a coloro che trovano difficoltà nell’uso delle piattaforme digitali, offrendo alternative per l’ottenimento di tale certificazione.
La CU è fondamentale per i contribuenti, in quanto raccoglie tutte le informazioni necessarie relative ai redditi di lavoro dipendente, pensionistici e simili, utili ai fini della dichiarazione dei redditi.
Le strade ordinarie per chi non è “telematico”
Per i cittadini (pensionati e altri percettori di prestazioni previdenziali e assistenziali) che non possono o non sanno utilizzare i servizi online, l’INPS ha previsto diverse opzioni.
La Certificazione Unica 2024 dell’INPS può essere richiesta anche tramite diverse strutture e professionisti, tra cui i Patronati, i Centri di Assistenza Fiscale (Caf), e i professionisti abilitati all’assistenza fiscale. È altresì possibile fare la richiesta attraverso il servizio di posta elettronica certificata.
Inoltre, la CU può essere rilasciata non solo al diretto interessato, ma anche a una persona delegata o agli eredi di un titolare deceduto. Questo è particolarmente rilevante in situazioni dove il diretto beneficiario non è in grado o non può gestire la propria documentazione.
L’INPS ha anche fornito le istruzioni su come chiedere la correzione di una CU 2024 INPS sbagliata.
Certificazione Unica 2024 dell’INPS: la procedura per delega
Nel caso in cui la CU debba essere consegnata a un delegato, la procedura richiede che la richiesta sia accompagnata da una delega ufficiale. Tale delega deve autorizzare esplicitamente l’INPS a rilasciare la CU al richiedente.
È necessario allegare anche una copia del documento di identità valido sia del delegante che del delegato.
Gli intermediari responsabili di ricevere tale documentazione sono obbligati a conservarla per un periodo di tre anni, a meno che non venga digitalizzata e inserita nel sistema attraverso una procedura specifica, il che esonera l’intermediario dall’obbligo di conservazione fisica.
L’erede che chiede la Certificazione Unica 2024 dell’INPS
Nel caso la richiesta venga effettuata dagli eredi del titolare originale, è necessaria una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, secondo l’articolo 47 del Dpr n. 445/2000.
Questa dichiarazione serve per attestare ufficialmente la qualifica di erede del richiedente. Anche in questo contesto, è richiesta una copia del documento di identità in corso di validità del richiedente.
Dette modalità valgono sia laddove la richiesta della Certificazione Unica 2024 è fatta rivolgendosi a patronati e CAF, sia laddove richiesta tramite PEC. In quest’ultimo caso l’indirizzo a cui inoltrare la richiesta è [email protected].
Riassumendo
- la Circolare INPS n. 63 del 7 maggio 2024 fornisce indicazioni per l’ottenimento della Certificazione Unica 2024 dell’INPS
- ci sono istruzioni operative per chi non può o non sa accedere ai servizi online offrendo metodi alternativi di richiesta
- per loro c’è possibilità di richiedere la CU attraverso Patronati, Caf e posta elettronica certificata.
- la CU può essere rilasciata anche a soggetti delegati o eredi del titolare originale.
- nei casi di cui al punto precedente è necessaria delega ufficiale e fotocopia dei documenti per richiesta tramite delegato.
- per gli eredi, è richiesto di allegare la dichiarazione di atto di notorietà e documento d’identità valido.