Cessione bonus lavori: escluse le detrazioni già in essere 

Non è possibile cedere le detrazioni per i lavori pagati prima del 2020.
4 anni fa
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Lo scorso anno ho effettuato dei lavori di ristrutturazione detraibili al 50%; quest’anno, nel 730/2020, ho beneficiato della prima quota di detrazione; ne residuano altre 9.

 

A tal proposito, in virtù delle previsioni di cui al decreto rilancio, posso cedere le quote residue alla mia banca di fiducia?

Il super bonus al 110%

lL D.L. 34/2020, decreto rilancio, con l’art.119 ha introdotto delle detrazioni fiscali del 110%. L’Agenzia delle entrate le ha definite “superbonus”.

 

In particolare, Il Superbonus spetta in caso di:

 

  • interventi di isolamento termico sugli involucri;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

 

L’aliquota massima spetta per gli interventi effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

 

Se collegati agli interventi precedenti, la detrazione maggiorata spetta anche per:

  • interventi di efficientamento energetico ordinari;
  • installazione di impianti solari fotovoltaici;
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

L’opzione per lo sconto e la cessione

Il super bonus al 110% possono essere scaricati dalle tasse in 5 quote annuali di pari importo.

 

Fino a copertura dell’imposta dovuta anno per anno.

 

In alternativa alla detrazione, il contribuente può optare:

  • per un contributo, sotto forma di sconto praticato dal fornitore dei lavori (se da il consenso);
  • per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

 

Se il contribuente opta per lo sconto, il fornitore lo recupero sotto forma di credito d’imposta utilizzabile in F24 o ulteriormente cedibile ad altri soggetti. Ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

 

Difatti, con facoltà di successive cessioni di tale credito ad altri soggetti. Ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

 

Ad ogni modo, la cessione può essere disposta in favore:

  • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
  • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
  • di istituti di credito e intermediari finanziari.

 

In pratica, l’opzione può essere effettuata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori.

Cessione anche per le quote residue: solo con lavori pagati dal 1° luglio 2020

Come da circolare, Agenzia delle entrate, n° 24/e 2020, la cessione può essere disposta anche:

  • sulla base delle rate residue di detrazione e
  • non ancora fruite.

 

In tale ipotesi, l’opzione si riferisce a tutte le rate residue ed è irrevocabile.

 

Da qui, il contribuente che ha sostenuto la spesa nell’anno 2020, può ad esempio:

  • scegliere di fruire delle prime due rate  di detrazione spettante(2020-2021),
  • indicandole nelle relative dichiarazioni dei redditi,

 

e cedere il credito corrispondente alle restanti rate di detrazione.

 

Tuttavia, la possibilità di cessione o sconto per i lavori i ristrutturazione riguardo solo le spese sostenute  nel 2020 e nel 2021.

 

Così il comma dell’art.121 del D.l. 34/2020, “I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi elencati al comma 2 possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante (…).

 

Nel suo caso non sarà possibile cedere le rate residue di detrazione.

 

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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