Cambiano nuovamente le regole sulla cessione dei bonus edilizi. Con il decreto Sostegni-ter, il Governo aggiunge un ulteriore tassello alla lotta alle frodi in materia di cessione dei bonus edilizi, superbonus, bonus ristrutturazione, bonus facciate, ecc. In particolare, non saranno ammesse le cessioni successive alla prima. Dunque se l’impresa applica lo sconto in fattura e in cambio ottiene il credito d’imposta, potrà cedere il credito alla banca od altri soggetti ma quest’ultimi non potranno girarlo ulteriormente.
Difatti, potranno utilizzarlo solo per pagare imposte e contributi, senza poter monetizzare il credito acquisito.
Cosa succedere per i lavori già in corso? Troveranno applicazione le nuove regole? L’impresa potrà rifiutarsi di completare i lavori perchè la banca chiederà di rivedere gli accordi precedenti?
Cessione crediti bonus edilizi. Le novità nel decreto Sostegni-ter
Con il nuovo decreto Sostegni-ter, approvato dal Governo la scorsa settimana e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale:
- in caso di opzione per la cessione del credito, colui che lo riceve, che sia l’impresa, la banca o altro soggetto non potrà cederlo ulteriormente;
- inoltre, in caso di sconto in fattura, le imprese potranno si cedere il credito alle banche o ad altri soggetti, ma quest’ultimi non potranno cederlo a loro volta.
Attenzione, il Governo ha previsto un periodo transitorio. Infatti, i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati già oggetto di cessione possono essere oggetto di un’ulteriore cessione.
Cosa cambia per i lavori già in essere?
A questo punto è lecito chiedersi cosa cambia per i lavori già in essere.
Ebbene, tale aspetto è ben chiarito nel decreto in parola.
Infatti, il decreto dispone che sono nulli:
i contratti di cessione conclusi in violazione delle disposizioni di cui all’articolo 121, comma 1, del
decreto-legge n. 34 del 2020, come modificato dal comma 1, lettera a), del presente articolo.
Difatti, anche i contratti di cessione per i lavori già in essere dovranno rispettare le nuove regole di cessione.
Le nuove regole previste dal decreto Sostegni-ter impattano in maniera fortemente negativa sulla possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. Le norme stanno cambiando con troppa frequenza. L’incertezza normativa si contrappone alla necessità di programmare i lavori con forte anticipo, vista anche la difficoltà di approvvigionamento dei materiali.
Se da un lato con la Legge di bilancio 2022, il legislatore ha previsto proroghe abbastanza ampie dei vari bonus edilizi garantendo una certa continuità, dall’altro il decreto Sostegni-ter va in senso contrario, minando l’efficacia delle stesse proroghe.
Come cambierà il mercato dei crediti edilizi con le nuove regole? Le prospettive non possono che essere negative. Soprattutto a danno di imprese e contribuenti.