Cessione credito bonus casa: vale il vecchio prezzario per l’asseverazione?

L’Agenzia delle Entrate chiarisce a quali prezzari occorre far riferimento per il rilascio dell’asseverazione a fronte dei bonus casa diversi dal 110
3 anni fa
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Può ritenersi sbloccata la possibilità di intraprendere una pratica di cessione del credito o sconto in fattura a fronte dei bonus casa diversi dal 110%. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ieri ha fornito un importante chiarimento in merito al nuovo obbligo di acquisire l’asseverazione sulla congruità delle spese ai prezzi.

In un nostro precedente articolo (che in questa sede riprendiamo) avevamo messo in evidenza come bisognasse attendere più o meno la metà di gennaio 2022 per il nuovo decreto del Ministero che fissasse i valori massimi (prezzi) per ciascun bene.

Con una FAQ, invece, l’Agenzia delle Entrate chiarisce tutto.

Il nuovo obbligo dell’asseverazione

Il decreto – legge n. 157 del 2021, contenente misure finalizzate a contrastare le frodi nel campo delle agevolazioni fiscali emerse negli ultimi mesi nel campo dei bonus fiscali per i lavori sulla casa, ha stabilito che, anche a fronte di lavori edili sulla casa diversi dal 110% (bonus ristrutturazione, bonus facciate, ecobonus ordinario, ecc.), se si intende optare per cessione del credito o sconto in fattura, a differenza di prima, occorre acquisire

  • il visto di conformità
  • l’asseverazione delle congruità delle spese ai prezzi.

La novità è entrata in gioco a partire dalle spese sostenute dal 12 novembre 2021 (anche se riferite a lavori già in corso), ossia la data di entrata in vigore dello stesso decreto contro le frodi (vedi anche Cessione del credito e sconto in fattura: decorrenza visto e asseverazione in chiaro).

Per il bonus 110%, invece, il visto e l’asseverazione erano già previste.

Vale ancora il decreto MISE del 6 agosto 2020

Con riferimento all’asseverazione, lo stesso decreto – legge n. 157 del 2021, prevede che ai fini del suo rilascio (per i tecnici abilitati a tal fine) occorre far riferimento ai valori massimi (prezzi) che saranno stabiliti, per ciascuna categoria di beni, da un nuovo decreto del Ministro della Transizione Ecologica.

Tale decreto, tuttavia, dovrà essere emesso entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del citato decreto 157 del 2021. Questo significa non prima di metà gennaio 2022 e questo significherebbe anche impossibilità per i tecnici di rilasciare l’asseverazione e, quindi, pratiche di cessione credito e sconto in fattura non fattibili fino ad allora.

Ecco, quindi, che l’Agenzia delle Entrate in una FAQ pubblicata ieri, 22 novembre 2021, chiarisce che ai fini dell’asseverazione qui in commento è possibile fare riferimento, per adesso, ai prezzari individuati dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2020.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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