Dal 12 novembre 2021 risulta bloccata per gli italiani la possibilità di intraprendere una pratica di cessione del credito o sconto in fattura a fronte dei bonus casa diversi dal 110%.
Vediamo il perché e quando il tutto potrebbe sbloccarsi.
La novità del visto e dell’asseverazione
Il decreto – legge n. 157 del 2021, contenente misure finalizzate a contrastare le frodi nel campo delle agevolazioni fiscali emerse negli ultimi mesi nel campo dei bonus fiscali per i lavori sulla casa, ha stabilito che, anche a fronte di lavori edili sulla casa diversi dal 110% (bonus ristrutturazione, bonus facciate, ecobonus ordinario, ecc.), se si intende optare per cessione del credito o sconto in fattura, a differenza di prima, occorre acquisire
- il visto di conformità
- l’asseverazione delle congruità delle spese ai prezzi.
La novità è entrata in gioco a partire dalle spese sostenute dal 12 novembre 2021 (anche se riferite a lavori già in corso), ossia la data di entrata in vigore dello stesso decreto contro le frodi.
Per il bonus 110%, invece, il visto e l’asseverazione erano già previste.
L’asseverazione è la causa di tutto
La necessità di acquisire l’asseverazione della congruità delle spese ai prezzi è dettata dal fatto, che, negli ultimi mesi, si sono registrati numerosi casi di un aumento ingiustificato degli importi fatturati a fronte delle ipotesi di opzione per cessione credito e sconto.
L’asseverazione deve essere rilasciata da tecnici abilitati, quindi, ingegneri, architetti, geometri, ecc.
Lo stesso decreto – legge n. 157 del 2021, prevede che ai fini del rilascio dell’asseverazione occorre far riferimento ai valori massimi (prezzi) che saranno stabiliti, per ciascuna categoria di beni, da un nuovo decreto del Ministro della Transizione Ecologica.
Quest’ultimo decreto dovrà essere emesso entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del citato decreto 157 del 2021. Questo significa non prima di metà gennaio 2022 e questo significa anche impossibilità per i tecnici di rilasciare l’asseverazione e, quindi, pratiche di cessione credito e sconto in fattura non fattibili fino ad allora.
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