La Cassazione interviene sulla cessione del credito Iva. Un altro paletto fondamentale, fissato per regolare le procedure obbligatorie, a cominciare dalle necessarie comunicazioni.
Nello specifico, la sentenza degli Ermellini fissa le prerogative necessarie affinché la cessione del credito in oggetto sia effettivamente opponibile all’Amministrazione finanziaria, evidenziando l’obbligo di una notifica di segnalazione. Anzi, di una doppia notifica. Se fin qui la tendenza riteneva sufficiente la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, il pronunciamento dei giudici ha equiparato il tutto anche all’Agente della Riscossione.
A ogni modo, la sentenza definisce in modo netto unicamente quanto già previsto a norma di legge. Nello specifico, dall’art. 1, comma 4, del Decreto n. 384/1997, secondo il quale la cessione del credito in oggetto richiede, in ogni caso, la doppia notifica. Unitamente all’Agenzia delle Entrate, infatti, la comunicazione di avvenuta (o in procinto di avvenire) cessione dovrà essere effettuata anche al Concessionario della riscossione, che abbia competenza del procedimento alla data di compimento dell’operazione. In caso contrario, come stabilito dai giudici, la comunicazione stessa perderà la sua efficacia, di fatto invalidando l’atto pubblico al pari della sua mancata autenticazione.
Cessione del credito IVA: le motivazioni dei giudici sulla doppia comunicazione
I requisiti dell’autenticazione notarile (o della scrittura in atto pubblico) e della comunicazione duplice saranno quindi obbligatori per qualsiasi procedura di cessione del credito per imposte dirette. Secondo quanto stabilito dalla normativa, disciplinata dall’art. 43-bis, comma 1, del D.P.R. n. 602/1973, potranno essere considerati come oggetto potenziale di cessione tutti i crediti riscontrabili tramite la propria dichiarazione dei redditi, a patto che questi ultimi siano comunicati secondo i crismi normativi previsti.
Perché non basta una sola notifica
Per quel che riguarda la doppia comunicazione, la Cassazione precisa che una solo notifica non sarebbe sufficiente a garantire il rispetto della normativa complessiva. La notifica trasmessa al Concessionario rappresenta una sorta di garanzia per l’interesse dell’Erario in luogo di eventuali iscrizioni a ruolo sui tributi oggetto di cessione del credito.
Riassumendo…
- In caso di cessione del credito IVA, il cedente sarà obbligato a trasmettere notifica tanto alle Entrate quanto al Concessionario della Riscossione;
- una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito l’inefficacia di una comunicazione priva della seconda notifica;
- secondo gli Ermellini, la notifica al Concessionario è posta a tutela degli interessi erariali.