“Solo i fanciulli han la divina fortuna di prendere sul serio i loro giuochi. La meraviglia è in loro; la rovesciano su le cose con cui giuocano, e se ne lasciano ingannare. Non è più un giuoco; è una realtà meravigliosa“, affermava Luigi Pirandello. L’arte del gioco, in effetti, dovrebbe essere una costante anche nella vita degli adulti.
Un adulto che non gioca, d’altronde, sente inevitabilmente la mancanza del fanciullo che è stato. Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando si deve fare i conti con la burocrazia.
Lo sanno bene tutte le famiglie e aziende alle prese con l’iter per beneficiare della cessione del credito per i lavori svolti nel corso del 2022. Ormai il dado è tratto e non si può fare più nulla? Ecco cosa sta succedendo.
Cessione del credito per lavori 2022, i giochi sono fatti e chi è fuori lo resterà?
Giochi finiti per la cessione dei crediti d’imposta sui bonus edilizi e Superbonus 110% per i lavori effettuati nel corso del 2022? In linea teorica no, nella realtà dei fatti, però, sempre proprio di sì. Ma come è possibile? Ebbene, il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione di opzione per la cessione dei crediti o sconto in fattura o è fissato al prossimo 16 marzo 2023.
Gli advisor, ovvero le società di consulenza che si occupano delle pratiche per banche e intermediari finanziari, però, hanno deciso di affrettare i tempi. Entrando nei dettagli stanno chiedendo agli operatori di inviare tutta la documentazione entro metà febbraio. Si tratta, in pratica, dei documenti necessari a constatare che il soggetto richiedente abbia effettivamente diritto alla detrazione.
Tale richiesta non è stata avanzata per via del numero di operazioni di cessioni del credito.
Superbonus 110%, cosa cambia nel 2023
A proposito dei bonus edilizi è bene ricordare che per i lavori svolti nel corso del 2022 è possibile beneficiare della detrazione al 100%. La percentuale del Superbonus 110% è stata abbassata per gli interventi che verranno svolti nel corso del 2023. Come riportato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, grazie alla Legge di bilancio 2023 il governo ha confermato: “a partire dal 1 gennaio 2023 la rimodulazione del bonus dal 110% al 90%”.