In attesa delle elezioni politiche e di scoprire quale sarà il futuro del nostro Paese, sono in molti ad essere curiosi di sapere anche quale sarà il destino di alcune misure che hanno proprio la firma degli ultimi governi, come ad esempio il Superbonus 110% e la relativa cessione del credito.
A tal proposito abbiamo già visto che giungono buone notizie per molti, in quanto sono salve le domande di cessione del credito già fatte. Allo stesso tempo, però, non mancano i dubbi, con molti che ad esempio si chiedono se è ammessa la cessione del credito anche tra parenti.
Cessione del credito anche tra parenti: come funziona
Vera e propria manna dal cielo per chi desidera ristrutturare un immobile senza spendere cifre da capogiro, abbiamo già avuto modo di vedere come diversi siano i dubbi sui bonus edilizi. Basti pensare che sempre più persone hanno paura di cedere il credito d’imposta per il Superbonus 110%.
Sempre soffermandosi su quest’ultimo, inoltre, sono in molti che ad esempio si chiedono se è ammessa la cessione del credito anche tra parenti. Ebbene sì, la risposta è affermativa. Questo a patto che i soggetti che li acquisiscono li utilizzino in compensazione per il pagamento di imposte e contributi.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Rispondendo ad una domanda arrivata alla posta di Fisco Oggi, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato come utilizzare il credito corrispondente al Superbonus 110% o ad altri bonus edilizi in caso di relativa cessione ai parenti.
Ebbene, come spiegato dallo stesso istituto, stando a quando stabilito dall’articolo 121 del Decreto Rilancio, i crediti d’imposta derivanti dagli interventi che danno diritto al Superbonus e agli altri bonus edilizi devono essere utilizzati in compensazione. Questo sulla base delle rate residue di detrazione non fruite.
Entrando nei dettagli, quindi, il credito d’imposta, viene usufruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione.
Superbonus 110% e bonus edilizi: crediti ceduti ai parenti
Sempre come spiegato dall’Agenzia delle Entrate in risposta ad un contribuente che ha posto apposita domanda tramite la posta di Fisco Oggi, quindi:
“i crediti che i parenti riceveranno dovranno essere utilizzati in compensazione, attraverso il modello F24, per il pagamento di imposte e contributi che si versano con tale modello (imposte sui redditi, Iva, Irap, contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa, contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori dei lavori, premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, tasse sulle concessioni governative, tasse scolastiche, imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell’Iva, eccetera).