Cessione del credito, chi paga se la banca non sblocca i soldi

Alla data del 19 maggio risultano circa 5,396 miliardi di euro da cessioni del credito non ancora accettate
2 anni fa
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Cessione del credito
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In risposta a specifica interrogazione parlamentare, il Ministero dell’economia e delle Finanze ha comunicato l’ammontare esatto di crediti edilizi non ancora accettati dai cessionari dopo 30 giorni, quale risultante della piattaforma web di cessione dei crediti (cassetto fiscale).

Si tratta di lavori effettuati dalle imprese che poi hanno chiesto la cessione del credito alle banche tramite la piattaforma cessione crediti.

Le banche non hanno ancora risposto.

I dati sono allarmanti e pongono il dubbio su chi sia tenuto a pagare i lavori laddove le banche non dovessero accettare la cessione.

Pagano i contribuenti o a rimetterci di tasca potrebbero essere le imprese?

Ecco la risposta.

Cessione del credito. I dati aggiornati

In risposta a specifica interrogazione parlamentare, il Ministero dell’economia e delle Finanze ha comunicato che alla data del 19 maggio scorso risultavano sulla piattaforma crediti edilizi per circa 5,396 miliardi di euro non ancora accettati dai cessionari. Circa 3,684 miliardi sono riconducibili al Superbonus 110% mentre i restanti 1,491 miliardi sono riferiti agli altri bonus edilizi (bonus facciate, bonus ristrutturazione, ecc.)

Si tratta di lavori effettuati dalle imprese che poi hanno chiesto la cessione del credito alle banche tramite la piattaforma cessione crediti.

Le banche non hanno ancora risposto.

Chi paga se la banca non sblocca i soldi?

Laddove le banche non dovessero accettare la cessione pagano i contribuenti o a rimetterci di tasca potrebbero essere le imprese?

Ebbene, il contribuente deve prestare molta attenzione nel momento in cui appone la firma sul contratto con l’impresa che deve eseguire i lavori.

Infatti, potrebbe succedere che l’impresa inserisca nel contratto una clausola con la quale si tuteli da un’eventuale non accettazione del credito da parte delle banca.

Dunque, tale clausola potrebbe prevedere che sia il cliente a rispondere dei lavori effettuati laddove la banca non dovesse accettare la cessione del credito all’impresa.

Ad ogni modo, la situazione dovrebbe sbloccarsi ora che:

  • la cessione del credito ora può avvenire anche per singola rata e
  • le banche possono cedere il credito ai clienti professionali appena ne vengono in possesso.

Vedremo se la mole dei crediti fermi ancora sulla piattaforma cessione crediti verrà o meno smobilizzata in tempi stretti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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