Cessione del credito con Poste: attenzione a queste due clausole

Nasce il comitato per la tutela del diritto dei privati titolari del credito Ecobonus 100% ceduto a Poste italiane.
3 anni fa
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Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi di efficienza energetica o per la riduzione del rischio sismico degli edifici.

Per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2022, la detrazione va ripartita in 4 quote annuali di pari importo.

In alternativa, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto diretto in fattura o della cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

La cessione può essere disposta in favore:

  • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
  • di altri soggetti;
  • di istituti di credito e intermediari finanziari.

In questi giorni, è nato un comitato per la tutela dei diritti dei titolari del credito d’imposta ceduto a Poste Italiane.

L’istituto, a detta del presidente dello stesso comitato, prevede alcune clausole su cui fare molta attenzione. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Superbonus 110%: attenzione a queste due clausole di Poste Italiane

In questi giorni, è nato il Comitato per la tutela del diritto dei privati titolari del credito Ecobonus 100% ceduto a Poste italiane per il rispetto dei termini contrattuali. Secondo il presidente dello stesso comitato, Gianluigi Falcone, Poste Italiane “non starebbe rispettando i termini contrattuali dei venti giorni lavorativi di liquidazione del credito dal giorno di comunicazione di accettazione dell’Agenzia delle Entrate”.

Poste Italiane, dal canto suo, dichiara che i tempi di erogazione del credito sono motivati da controlli molto più approfonditi sull’intera procedura.

Ad ogni modo, non è finita qui: ci sarebbero altre due clausole ritenute dello stesso presidente del comitato “odiose”. Innanzitutto “Poste Italiane non concede al cliente alcuna anticipazione di credito”, inoltre “il loro programma di gestione del credito non consente l’inserimento di un nuovo contratto di cessione se non viene chiuso il precedente”.

 

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