Controlli sulle cessione del credito e sullo sconto in fattura anche per il pregresso. Soggiacciono alle nuove regole del decreto “Antifrode”, anche i lavori ammessi ai vari bonus edilizi, superbonus, ristrutturazione, ecobonus, ecc, completati o in corso, per i quali non è stata ancora comunicata all’Agenzia delle entrate l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Il visto di conformità per tutti i bonus edilizi
Con il decreto “Antifrode” entrato in vigore il 12 novembre, il Governo ha attivato una stretta contro i furbetti dei bonus edilizi.
Visto di conformità che finora riguardava solo il superbonus 110%, non gli altri bonus casa.
Dunque, l’obbligo di apposizione del visto di conformità è esteso alle seguenti casistiche:
- utilizzo della detrazione 110% nella propria dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta;
- cessione o sconto in fattura di tutti i bonus casa, non solo per il superbonus 110.
Cessione del credito, controlli anche su pratiche già approvate
L’estensione dell’obbligo di visto di conformità sulla documentazione a prova della spettanza del bonus non è l’unica novità.
Infatti, per tutti i bonus edilizi e non solo per il superbonus, il professionista incaricato deve attestare la congruità delle spese agevolate. A tal fine, il professionista dovrà fare riferimento non solo ai prezzari individuati dal punto 13 allegato A del decreto “Requisiti” – D.M. 6 agosto 2020 (prezzari regionali e prezzari DEI) ma anche, per alcune categorie di beni, ai valori massimi che saranno stabiliti con decreto del Ministero della Transizione ecologica.
Cosa succede ora nel rapporto privati e imprese laddove l’Agenzia delle entrate bloccherà le opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito?
Si pensi ai lavori su edifici condominiali o unifamiliari per i quali il privato ha accettato preventivi e fatturazioni con importi palesemente gonfiati. Senza aver ancora comunicato, alla data del 12 novembre, entrata in vigore del decreto “Antifrode”, l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Non è del tutto chiaro come si evolverà la situazione. Non è escluso che privati e imprese finiranno davanti ad un Giudice per definire le responsabilità dell’uni o degli altri.
Fermo restando l’autonomia del Fisco nell’applicare le sanzioni, sulla base di una normativa confusionaria e in continua evoluzione.