“I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi“, affermava Sigmund Freud. Vi sono dei sogni, in effetti, che sembrano quasi voler far riaffiorare qualche desiderio nascosto o paura del passato. Eventi che hanno avuto luogo ormai tanto tempo prima da rischiare quasi di dimenticarsene.
Chissà se anche la cessione del credito o lo sconto in fattura finiranno per diventare per molti un lontano ricordo. Di recente, infatti, il Governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di dire addio a tali misure.
Bonus edilizi, occhio alle nuove regole
Il Consiglio dei ministri ha di recente approvato un decreto legge attraverso cui ha introdotto delle nuove regole per quanto concerne la gestione dei bonus edilizi. Entrando nei dettagli, come si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze:
“Con l’entrata in vigore del provvedimento, avvenuta il 17 febbraio 2023, non saranno infatti più consentite la cessione del credito e lo sconto in fattura per i nuovi interventi mentre le due opzioni continueranno a rimanere valide per coloro che invece avranno già avviato i lavori e presentato la Cila nei termini indicati dalla normativa”.
Cessione del credito o sconto in fattura: ecco quando non sono validi per il Bonus Infissi e Caldaie anche se hai presentato la domanda in tempo
Il decreto poc’anzi citato ha quindi bloccato la cessione dei crediti e lo sconto in fattura a partire dallo scorso 17 febbraio 2023. Ha comunque previsto la possibilità per molti contribuenti di poter continuare a beneficiare, in determinati casi, di tali misure.
Questo, come spiegato da FederlegnoArredo, a patto che i lavori abbiano avuto inizio entro lo scorso 16 febbraio. In tutti gli altri casi si rientra nel nuovo regime ed è possibile pertanto beneficiare solamente della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Non sono considerate valide, al fine di poter continuare a beneficiare della cessione del credito: la firma del contratto, preventivi, ordine e nemmeno il pagamento tramite bonifico. Questo anche se tali pratiche avessero avuto luogo prima del 16 febbraio.