Cessione del credito per il bonus 110, quanto si paga: simulazione di un caso concreto

Quanto costa la cessione del credito alla banca: quanto si perde sul bonus 110%
4 anni fa
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Immaginiamo che un proprietario di casa debba eseguire dei lavori in casa usufruendo del bonus 110 e che opti per la cessione del credito alla banca. Quali sono i tempi medi per ottenere la liquidità rispetto allo stato di avanzamento dei lavori e quanto si perde rispetto alla detrazione del 110? La banca, verosimilmente, trattiene una commissione, che rappresenta il suo “guadagno” sull’operazione.

Bonus 110: tempistiche lavori e pratica cessione del credito

Possiamo, in questa simulazione, prevedere alcune fasi consecutive:

  • accordo con la banca per l’acquisto del bonus;
  • maturazione e cessione dei crediti fiscali certificati da asseverazione tecnica che conferma il completamento di almeno il 30% dei lavori, con acquisto da parte della Banca e corrispettivo del relativo importo spettante sul conto corrente dedicato del cliente aperto presso la filiale;
  • maturazione e cessione della seconda tranche di crediti fiscali al raggiungimento del 60% di lavori con acquisto e cessione del credito;
  • maturazione e cessione dei crediti fiscali finali a completamento lavori, post validazione che certifichi il rispetto di tutti i requisiti fissati dalla normativa, con acquisto da parte della Banca e versamento del controvalore sul conto corrente apposito del cliente titolare presso la banca convenzionata.

Nel complesso più o meno trascorrono circa sei mesi come minimo.

Finestra variabile ovviamente anche in base alla complessità e durata dei lavori agevolati.

Cessione del credito bonus 110: scelta della banca e condizioni

Le condizioni possono variare di banca in banca. Ad esempio Unicredit, su lavori della durata di circa sei mesi, trattiene una percentuale di circa il 7,30%.

Per accedere alla linea di credito persone fisiche e Condomini devono presentare alla Banca la fattura da pagare, secondo le modalità fissate dalla normativa per l’ottenimento dei benefici fiscali. Anche se non attengono alla banca, il proprietario di casa dovrà poi considerare i costi professionali per le certificazioni tecniche (in particolare APE e asseverazione confermante il rispetto dei requisiti).

Tra le spese alle quali si può applicare la detrazione dell’imposta, figurano:

  • le spese per la progettazione e gli altri servizi professionali connessi;
  • le spese per prestazioni professionali richieste in base al tipo di intervento;
  • il corrispettivo per la relazione di conformità dei lavori in base alle leggi vigenti;
  • le spese per perizie e sopralluoghi.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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