La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale garantito ovvero che prevede una garanzia a copertura dei rischi di insolvenza (mancato pagamento rate). Il rimborso di esso, poi, avviene mediante la trattenuta della rata sulla pensione o sulla busta paga che non può andare oltre un quinto del reddito mensile. Detto ciò, ecco una piccola guida sulla cessione del Quinto con Poste Italiane.
Chi può richiedere la cessione del Quinto e come avviene l’erogazione del denaro
Il Quinto BancoPosta potrà essere richiesto dai dipendenti statali, pubblici, forze armate e pensionati.
L’erogazione di esso avverrà su un conto corrente BancoPosta se si è titolari di tale conto. In tutti gli altri casi, invece, la BNL Finance metterà a disposizione di colui che ha richiesto il prestito tutto l’importo mediante bonifico bancario o assegno vidimato non trasferibile a lui intestato. I pensionati potranno anche chiedere che l’importo venga versato su libretto smart o nominativo di risparmio ordinario.
Poste comunica, infine, che per i dipendenti pubblici, non si potrà chiedere il denaro mediante assegno vidimato qualora ci sia delegazione di pagamento. Ricordiamo che quest’ultimo è un prestito al consumo che viene concesso ai lavoratori privati o pubblici ai quali è permesso tramite trattenute mensili in busta paga di sanare un debito.
Garanzie e copertura assicurativa Quinto BancoPosta
Chi richiederà la cessione del quinto non avrà la necessità di presentare delle garanzie aggiuntive come un garante o fideussore. Questi ultimi sono dei soggetti che garantiscono al creditore l’adempimento di una obbligazione altrui.
Per accedere al quinto BancoPosta servirà una polizza assicurativa che è obbligatoria per legge in quanto essa copre il rischio vita nonché la perdita del lavoro per i dipendenti statali e pubblici. Le polizze saranno sottoscritte dalla BNL Finance in qualità di contraente e beneficiaria delle medesime per cui i costi saranno a suo carico e non del cliente.
Per richiedere il Quinto BancoPosta non si dovrà avere alcun conto corrente né bancario né delle Poste in quanto in tale caso, l’erogazione del denaro avverrà mediante assegno vidimato non trasferibile che sarà inviato all’indirizzo del cliente. Il conto corrente bancario o quello BancoPosta, invece, saranno necessari soltanto nel caso in cui vi sia per i dipendenti pubblici una delegazione.
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