Cessione tomografi e aspiratori odontoiatri: c’è l’aliquota IVA agevolata

L’Agenzia delle Entrate inserisce i tomografi computerizzati e gli aspiratori odontoiatri tra i DPI anti Covid-19
4 anni fa
1 minuto di lettura

Con l’art. 124 del decreto Rilancio, il legislatore ha sancito l’esenzione IVA fino al 31 dicembre 2020 e l’applicazione, dal 1° gennaio 2021, dell’IVA con aliquota al 5%, per la cessione dei seguenti (specifici) dispositivi di protezione anti Covid-19 (DPI):

  • ventilatori polmonari per terapia intensiva e subintensiva
  • monitor multiparametrico anche da trasporto
  • pompe infusionali per farmaci e pompe peristaltiche per nutrizione enterale
  • tubi endotracheali
  • caschi per ventilazione a pressione positiva continua
  • maschere per la ventilazione non invasiva
  • sistemi di aspirazione
  • umidificatori
  • laringoscopi
  • strumentazione per accesso vascolare
  • aspiratore elettrico
  • centrale di monitoraggio per terapia intensiva
  • ecotomografo portatile
  • elettrocardiografo
  • tomografo computerizzato
  • mascherine chirurgiche
  • mascherine Ffp2 e Ffp3
  • articoli di abbigliamento protettivo per finalità sanitarie quali guanti in lattice, in vinile e in nitrile, visiere e occhiali protettivi, tuta di protezione, calzari e soprascarpe, cuffia copricapo, camici impermeabili, camici chirurgici
  • termometri
  • detergenti disinfettanti per mani
  • dispenser a muro per disinfettanti
  • soluzione idroalcolica in litri
  • perossido al 3% in litri
  • carrelli per emergenza
  • estrattori RNA
  • strumentazione per diagnostica per COVID-19
  • tamponi per analisi cliniche
  • provette sterili
  • attrezzature per la realizzazione di ospedali da campo.

Vaccini anti Covid-19: esenzione IVA per due anni

Successivamente, con la legge di bilancio 2021, in deroga a quanto sopra, si è stabilita l’esenzione IVA fino al 31 dicembre 2022 (fermo restando il diritto alla detrazione) per:

  • le cessioni della strumentazione di diagnostica per Covid-19 e le prestazioni di servizi strettamente connesse a detta strumentazione
  • le cessioni di vaccini anti Covid-19, autorizzati dalla Commissione europea o dagli Stati membri, e le prestazioni di servizi strettamente connesse a detti vaccini.

Tomografi ed aspiratori odontoiatri: ammessa l’IVA al 5%

L’Agenzia delle Entrate, con i principi di diritto n. 2 e n. 3 del 9 febbraio 2021, ha precisato che, dal 1° gennaio 2021, rientrano tra i beni soggetti ad aliquota IVA del 5% i tomografi computerizzati e gli aspiratori ad uso odontoiatrico.

A tale conclusione l’Amministrazione finanziaria è giunta in considerazione dei criteri contenuti in un documento validato dal Comitato tecnico scientifico per ripartire in sicurezza durante la fase 2 della pandemia e stabiliti dal tavolo tecnico di odontoiatria.

Dal citato documento emerge che è stato detto ai dentisti, in questo periodo di Covid-19 ed al fine di contenerne la diffusione:

  • di preferire esami radiologici extraorali rispetto a quelli intraorali, al fine di evitare il riflesso della tosse soprattutto in pazienti a minor compliance (il tomografo computerizzato permette questa finalità e, quindi, può considerarsi un DPI anti Covid-19)
  • di dare priorità all’utilizzo del doppio aspiratore o aspiratore chirurgico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

La caduta in disgrazia di Giuseppe Conte
Articolo precedente

Ecco le tre vere ragioni per cui il governo Conte è caduto

Boom dei rendimenti nigeriani
Articolo seguente

Rendimenti più che raddoppiati in poche settimane in Nigeria, non sui bond in dollari