Sta facendo il giro del web nelle ultime ore la storia di una cantante neomelodica che si è vista sospendere il Reddito di Cittadinanza per aver voluto incidere un album. Molti utenti si chiedono se l’arte possa essere considerato un lavoro e se è giusto che non sia una strada percorribile da chi risulta disoccupato. Cerchiamo di fare chiarezza sulla vicenda in modo oggettivo, riportando le dichiarazioni della cantante Agata A. e le motivazioni che hanno portato l’Insp a sospendere il Reddito di Cittadinanza.
Prendo il Reddito di Cittadinanza e ho un talento: un amico può investire in un progetto artistico per me?
La vicenda ci porta a Catania. Qui Agata A., cantante neomelodica, percepisce il RdC. Nel frattempo però sta incidendo un album presso una nota casa discografica. Un progetto artistico che è già costato tre mila euro e che, probabilmente, ne richiederà altri.
Ad insospettire gli agenti del commissariato di Librino, quartiere di Catania, sono stati i cartelloni pubblicitari apposti in un minimarket di viale San Teodoro che annunciavano l’uscita imminente del disco: “Primo lavoro discografico, nuovo album in uscita primi di novembre”. Primo problema: l’affissione dei manifesti pubblicitari è risultata abusiva. Ma c’è dell’altro.
Si tratta di un progetto artistico finanziato con il sussidio di cittadinanza (la donna percepiva 710 euro al mese da luglio)? Questo dubbio ci riporta alla ratio della misura, che serve a finanziare acquisto di beni di prima necessità: la compravendita di opere d’arte è espressamente inserita nella lista delle spese vietate con il reddito di cittadinanza.
L’Inps ha provveduto a sospendere il beneficio chiedendo la restituzione delle due mensilità già corrisposte. La cantante dovrà rispondere di truffa aggravata.
La cantante ha dichiarato ai giornalisti di non lavorare più nella bottega in cui erano affissi i cartelloni pubblicitari e si è giustificata dicendo che un suo amico ha investito economicamente in questo progetto, pubblicità inclusa: “Con le due mensilità del reddito che ho percepito non potevo di certo finanziare il cd.
La sua versione dei fatti viene spiegata anche in un post su facebook: “È vero avevo una bottega dove vendevo alcune cose… ma poi quando o saputo che mi era stato accettato il reddito ho chiuso e non ho venduto più niente”.
Di seguito lo sfogo completo affidato ai social:
Scusate.anzi buon Giorno… volevo dire una cosa … è giusto che voi fate il vostro lavoro x come io faccio il mio …!!!!!! Pero voi prima di scrivere cose su di me sapete la verità per come e’?? Non credo …io penso che voi siete madri o padri avete figli nn lo so…però infangare una madre di famiglia con assurde cose che voi avete scritto non è manco corretto!!…. io è vero avevo una bottega dove vendevo alcune cose … ma poi quando ho saputo che mi hanno accettato il reddito io ho chiuso la bottega e non ho venduto più niente…. per i manifesti fuori le mie canzoni o i miei video non me ne occupavo io con il reddito di cittadinanza pur che io il reddito l’ho percepito per due mesi e poi l’hanno bloccato e in due mesi non penso potevo farmi il CD voi non credete?? … A fare il tutto su di me è un mio amico che io chiamo manager ma è un uomo che mi sta investendo che crede in me e sta investendo su di me sempre con soldi puliti della sua azienda ….