Che fine fa il bonus verde nel 2023?

Misura poco conosciuta ma allo stesso tempo particolarmente apprezzata, sono in molti a chiedersi che fine farà il bonus verde nel 2023.
2 anni fa
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bonus verde
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In seguito alle dimissioni di Mario Draghi gli italiani non vedono l’ora di sapere quale sarà il nuovo governo che verrà scelto per guidare il nostro Paese in seguito alle votazioni in programma il prossimo 25 settembre 2022. Un appuntamento senz’ombra di dubbio importante, in quanto andrà inevitabilmente a segnare i prossimi anni, per via delle decisioni che verranno prese dal prossimo esecutivo.

Tanti e diversi i temi al centro dell’attenzione, con molti che ad esempio si chiedono se si assisterà alla proroga del Superbonus 110% nel 2023 nel caso in cui il Movimento 5 Stelle dovesse vincere le elezioni.

Ma non solo, sono in molti inoltre a chiedersi che fine farà il bonus verde nel 2023. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Che fine fa il bonus verde nel 2023?

Misura poco conosciuta ma allo stesso tempo particolarmente apprezzata, come già detto sono in molti a chiedersi che fine farà il bonus verde nel 2023. Ebbene, a tal proposito interesserà sapere che la detrazione Irpef inizialmente prevista per l’anno 2018 è stata in seguito prorogata fino al 2024. Questo pertanto vuol dire che sarà possibile beneficiare di tale misura anche il prossimo anno.

Sarà poi compito del prossimo governo, che verrà eletto il prossimo 25 settembre, decidere se prorogare o meno tale misura negli anni successivi. Salvo inaspettati colpi di scena, dunque, il bonus verde 2023 è salvo. Una buona notizia per tutti coloro che desiderano dare nuova vita agli spazi verdi della propria casa senza spendere in cifre da capogiro. Ma in cosa consiste il bonus verde?

Detrazione e modalità di pagamento: come funziona

Ebbene, il bonus verde, è bene ricordare, consente di beneficare di una detrazione Irpef pari al 36% su un importo massimo di spesa pari a 5 mila euro l’anno per immobile. In particolare, così come si evince da Fisco Oggi:

“Per definire i requisiti oggettivi la norma (comma 12, articolo 1, legge n. 205/2017) indica genericamente che la detrazione del 36% spetta per:

  • la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;

  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”.

Ma non solo, la parola d’ordine per poter beneficiare del bonus verde 2023 è senz’ombra di dubbio “innovazione”.

Per beneficiare di tale agevolazione, infatti, è necessario che vengano attuati interventi volti a trasformare e favorire la rinascita delle aree verdi del proprio immobile, sia sul proprio terrazzo che nel giardino condominiale. Non si ha diritto al bonus verde, invece, per lo svolgimento di interventi di manutenzione di routine e parziali.

Oltre allo svolgimento di lavoro di innovazione delle aree verdi, è importante prestare attenzione anche alle modalità di pagamento. Per poter ottenere la detrazione in questione, infatti, è necessario che i pagamenti vengano effettuati attraverso strumenti tracciabili, come ad esempio bancomat, carte di credito, assegno e così via. Solo in questo modo si potrà beneficiare della detrazione, con quest’ultima che verrà ripartita in dieci rate annuali di pari importo.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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