Dopo la proroga del divieto di spostamento tra regioni fino al 25 febbraio e il nuovo stop alla riapertura degli impianti sciistici fino al 5 marzo, anche l’ipotesi riapertura dei ristoranti a cena in zona gialla e a pranzo in zona arancione potrebbe vedere uno stop momentaneo.
Ristoranti aperti la sera in zona gialla solo con controlli severi
Nelle ultime ore, dopo la decisione di prorogare ancora la chiusura degli impianti sciistici e la riapertura delle regioni senza autocertificazione, anche il tema ristoranti è tornato alla ribalta.
“Immaginate cosa può succedere se riaprono i ristoranti la sera ai Navigli o a Trastevere, ma c’è anche un’altra Italia che non può essere penalizzata. Quello che chiederei al governo: un controllo efficace del territorio almeno per i prossimi due o tre mesi, con il contributo anche dell’Esercito, forze dell’ordine, polizia locale”.
Dalle parole di Miozzo, in sostanza, è emerso che la possibilità di riaprire davvero i ristoranti a cena non è da escludere ma solo mettendo in atto controlli molto severi per contrastare la movida. Ovviamente tutto dipenderà anche dalla curva del contagio e dalla diffusione delle varianti, per cui sarà il Governo a decidere. Attualmente l’ipotesi di un lockdown totale rimane tale, ma secondo Miozzo altri due mesi di lockdown potrebbero davvero essere efficaci anche se per ora l’Italia non può permetterselo in quanto il paese è in grave sofferenza.
Riaperture possibili
Anche la Federazione italiana dei Pubblici Esercizi freme per una riapertura e chiede che ristoranti e bar possano tenere aperti come i negozi, tranne che in zona rossa. Le prossime settimane saranno fondamentali per capire quale sarà il destino dei ristoranti e dei bar e se davvero da marzo ci sarà uno spiraglio per una riapertura serale in zona gialle e a pranzo in zona arancione.
A fine febbraio, il nuovo Dpcm inizierà a prendere corpo e solo in quel momento si inizierà a capire di più in merito alle prossime aperture, tenendo conto sarà fondamentale capire come si muoverà la curva dei contagi.
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