Che pensioni prendo se ho versato pochi contributi? L’INPS aumenta l’assegno sociale

Per chi non ha contributi o per chi, nonostante li abbia versati, non raggiunge il diritto alla pensione c'è l'assegno sociale INPS nel 2025.
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assegno sociale 2025
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Versare pochi contributi e prendere una pensione è praticamente impossibile. Come sempre diciamo, oltre alla giusta età anagrafica per andare in pensione, l’INPS richiede anche una giusta età contributiva. Chi ha versato pochi contributi quindi non può andare in pensione, a meno che non si trovi in situazioni reddituali ed economiche tali da poter garantire la fruizione dell’assegno sociale.

Proprio sull’assegno sociale c’è una grande novità introdotta dal primo gennaio che favorisce chi deve richiederlo e amplia l’importo da percepire. Tutto confermato dall’INPS con la circolare numero 23 del 28 gennaio scorso. Ecco una guida all’assegno sociale 2025.

Che pensioni prendo se ho versato pochi contributi? L’INPS aumenta l’assegno sociale

L’assegno sociale è la principale tra le prestazioni assistenziali erogate dall’INPS agli over 67. Infatti, prevede la stessa età pensionabile della pensione di vecchiaia, con una grande differenza però. Per la pensione di vecchiaia è necessario raggiungere almeno 20 anni di contributi e, in più, per chi ha iniziato a versare dopo il 31 dicembre 1995, bisogna raggiungere un importo minimo pari a quello dell’assegno sociale; altrimenti non si può ottenere la pensione.

Assegno sociale, una misura più importante di quanto si crede

L’importanza dell’assegno sociale, soprattutto del suo importo, riguarda proprio ciò che abbiamo detto in precedenza: alcuni contribuenti non possono andare in pensione di vecchiaia se non arrivano a percepire un importo della pensione pari all’assegno sociale. In quel caso, gli interessati potranno scegliere di richiedere proprio l’assegno sociale anche se hanno versato dei contributi, ma come detto, insufficienti per andare in pensione.

L’assegno sociale INPS è infatti una misura che può essere percepita sia da chi non ha per niente contributi versati, sia da chi ne ha meno di 20 anni oppure di più ma non raggiunge l’importo minimo della prestazione per i contributivi puri prima citati.

Esiste però una grande differenza tra la pensione di vecchiaia e l’assegno sociale. La prima viene percepita a prescindere da tutto, mentre la seconda è collegata a determinati redditi.

Sono proprio le soglie reddituali la novità del 2025 rispetto all’anno precedente. Infatti, salendo l’importo dell’assegno sociale da 534,41 euro del 2024 a 538,69 euro nel 2025, aumentano anche queste soglie, rendendo più semplice, anche se di poco, l’accesso alla prestazione.

Importo pieno e importo ridotto, tutto dipende dai redditi

L’assegno sociale INPS è una prestazione che può essere percepita da chi ha determinati redditi. Infatti, l’importo pieno della prestazione viene liquidato soltanto a soggetti privi di altri redditi. Per i singoli, il limite reddituale per percepire l’assegno sociale è pari all’importo stesso dell’assegno sociale. Quindi, chi ha 100 euro di reddito riceverà un assegno sociale tale da consentirgli di arrivare proprio a 538,69 euro.

Per l’assegno sociale INPS contano i redditi anche del coniuge

Per il coniugato invece, le soglie raddoppiano. Infatti, si potrà prendere l’importo pieno dell’assegno sociale solo se il reddito coniugale è pari all’importo stesso dell’assegno sociale.

In altre parole, se una famiglia ha un reddito coniugale fino a 538,69 euro, riceverà esattamente questa cifra (importo pieno) di assegno sociale. Se ha una soglia reddituale più alta, ma non superiore a 1.077,38 euro al mese, riceverà un assegno sociale ridotto.

L’assegno sociale quindi è una prestazione che integra il reddito del pensionato ed è soggetto a conferma annuale. Ogni anno, i pensionati dovranno comunicare i loro redditi per verificare se hanno ancora diritto alla prestazione o per determinare l’importo spettante della stessa.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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