Il bonus 110 continua ad essere al centro dell’attenzione e delle polemiche. Diversi gli aggiustamenti in corso, soprattutto per quanto riguarda le regole per la cessione del credito. Prima limitata poi estesa a quelle multiple ma con paletti: non c’è pace per la normativa del bonus 110. Almeno per chi non ha i soldi per pagare subito i lavori recuperando poi l’intera spesa in detrazione. Lo sconto in fattura e la cessione del credito hanno attirato l’attenzione di molti. Basta guardarsi intorno per vedere l’aumento di cantieri probabilmente. Ma chi sono quelli che riescono a fare i lavori con il 110?
Riportiamo la lettera sfogo di una lettrice scoraggiata da una misura che, ad oggi, le avrebbe solo fatto perdere tempo e soldi.
Chi di voi si trova nella stessa situazione aspettando l’ok per la pratica dei lavori 110 con cessione del credito?
Il 110 è per pochi, a tutti gli altri resta l’amaro in bocca dell’ennesimo bonus specchietto per le allodole
“Ho fatto un piccolo investimento nel paese dei mie nonni in montagna, sull’Appenino abruzzese. Una scelta spinta anche dall’entusiasmo del bonus 110, che mi avrebbe offerto la possibilità di sistemare la vecchia casa e il rudere pertinenza gratis. Inizialmente la ditta dei lavori mi aveva proposto il Sismabonus ma i lavori da fare erano molti e la possibilità del 110 era l’unica che mi permetteva di fare tutto senza anticipare grosse somme. Troppo bello per essere vero? Avrei dovuto saperlo che in Italia le agevolazioni sono per pochi. Se mi guardo intorno nella mia città vedo ponti e cantieri di lavori in corso che pubblicizzano il ricorso al bonus 110. Ma chi c’è dietro a questi interventi? A parte il caso dei condomini (per cui le