Aumentano le restrizioni agli spostamenti per chi non è in possesso di green pass. Dal 1 febbraio 2022, anche per i pensionati sarà più difficile entrare in banca o in Posta a ritirare la pensione.
Le nuove norme impongono infatti il possesso di green pass anche per accedere a servizi essenziali, come il ritiro della pensione. E già montano le proteste perché molti pensionati ne sono sprovvisti o non sanno come procurarselo. Poi ci sono quelli che lo dimenticano a casa o l’hanno smarrito.
La pensione senza green pass
E’ indubbio che gli anziani sono la categoria che più di tutti si troverà in difficoltà e rischia di non poter accedere agli uffici postali o bancari per ritirare la pensione. Ma, al di là delle critiche verso il provvedimento restrittivo introdotto dal, vediamo quali sono le possibili alternative.
Per chi è abituato a ritirare l’assegno mensile in contanti, in assenza di green pass, può ricorrere alla delega. Il pensionato può delegare un parente o una persona di fiducia a ritirare per suo conto l’assegno presso Poste e banche. Sempre che sia in possesso di green pass.
Un’altra soluzione è quella di attivarsi per domiciliare la pensione su conto corrente e chiedere il rilascio della carta bancomat. Bisogna però aprire un conto corrente e sobbarcarsi spesso dei costi di gestione, oltre che tasse.
In questo modo l’importo può essere prelevata direttamente dagli sportelli Atm bancomat senza la necessità di accedere allo sportello bancario o postale. E quindi senza dover mostrare il green pass.
Consegna a domicilio
Resta poi sempre valida la possibilità di incaricare i Carabinieri al ritiro della pensione. Opzione riservata però solo ai pensionati che hanno una età superiore a 75 anni e versano in condizioni disagiate. Il green pass non è necessario.
Il servizio, completamente gratuito, è riservato solo a coloro che vivono soli e non hanno delegato parenti o amici per il ritiro della pensione in contanti in Posta.