Esonero canone RAI reddito di cittadinanza. Molti continuano a porre alla nostra redazione quesiti in merito. Facciamo, quindi, chiarezza in questo articolo.
Il canone RAI è riscosso, ancora oggi (dal 2016) con addebito nella bolletta della luce. E’ pari a 90 euro annui. Quindi, l’addebito avviene in:
- 10 rate (di 9 euro ciascuna) da gennaio a ottobre di ogni anno (se il cittadino ha un fornitore di energia elettrica con fatturazione mensile)
- rate bimestrali da 18 euro ciascuna (se il cittadino ha un fornitore di energia elettrica con fatturazione ogni due mesi).
Si fa strada, la possibilità, che dal prossimo anno la tassa potrebbe uscire dalla bolletta e, quindi, un ritorno al pagamento tramite bollettino di c/c o, comunque, con altre modalità.
I casi di esonero canone RAI
Ad ogni modo, il legislatore prevede anche casi di esonero canone RAI. Non riceve addebito del canone in bolletta, chi dichiara all’Agenzia delle Entrate, che in famiglia non è presente alcun televisore.
Per l’invio del modello di questa dichiarazione sostitutiva canone RAI, sono previste, tuttavia, due scadenze. Il 31 gennaio ed il 30 giugno di ogni anno Inviando il modello entro il 31 gennaio dell’anno si avrà esonero canone RAI per l’intero stesso anno.
Inviando, invece dopo il 31 gennaio ma entro il 30 giugno, l’esenzione sarà solo per il secondo semestre.
Altro caso è quello delle esonero canone RAI anziani ultra 75enni e con reddito non superiore a 8.000 euro. Anche in questo caso, bisogna inviare all’Agenzia Entrate, un apposito modello.
Non è prevista, invece, alcuna esenzione ad hoc per i percettori del reddito di cittadinanza. Questi, dunque, sono soggetti al pagamento del canone RAI, tranne il caso in cui rientrano in uno dei due menzionati casi di esonero.