Soltanto ieri vi abbiamo parlato del paradosso dell’alto numero delle offerte di lavoro attualmente presenti che vengono rifiutati anche dai percettori del reddito di cittadinanza.
Il tasso di posti vacanti, relativo alle imprese con dipendenti, si attesta all’1,9 per cento per il complesso delle attività economiche. Si tratta di un dato fra i più alti mai registrati.
Emblematico è poi il caso della Campania, descritto da “ilmattino.it”, secondo il quale, ci sarebbero circa 10 mila richieste di assunzioni che vengono sistematicamente rifiutate dai percettori del sussidio.
Reddito di cittadinanza, quando è possibile rifiutare un’offerta di lavoro non congrua?
Nella piattaforma MyAnpal, scrive il quotidiano, ci sono 9945 posti di lavoro offerti in Campania, ma i percettori del reddito di cittadinanza li rifiutano.
In particolare, i posti di lavoro ricercati negli ultimi 18 mesi hanno creato zero assunzioni tra i percettori del sussidio. Ma come è possibile riuscire a rifiutare così tanti posti di lavoro.
Secondo quanto scrive il Mattino, i candidati che percepiscono il Reddito di cittadinanza che vengono convocati dai centri per l’impiego, spesso, “sostengono di avere problemi di salute; talvolta documentandolo. Oppure asseriscono che la mansione non è congeniale alle loro caratteristiche”. A questo punto ci si chiede, è possibile rifiutare un’offerta di lavoro all’infinito? Ovviamente, no. Il limite del 2021 di tre offerte congrue rifiutabili è stato portato a due con la Manovra 2022.
Come è possibile allora questa situazione? A volte i candidati accettano di sostenere il colloquio, ma quasi sempre la proposta di lavoro non viene formalizzata.